In Libano i granatieri lavorano con soddisfazione

19 gennaio 2014 – h. 17.00 – FONTE: UNIFIL Libano – Brigata Granatieri di Sardegna-

A Shama, in Libano, dopo i primi tre mesi di lavoro, il contingente italiano, sotto i colori di Unifil, su base Brigata Granatieri di Sardegna, tira il suo primo bilancio di attività nella terra dei Cedri, nell’ambito della cooperazione internazionale.

E’ stato donato un generatore di corrente da 15 kwa alla scuola pubblica di Zibqin, villaggio di circa 2000 abitanti in una delle aree meno sviluppate dell’area di responsabilità italiana. Zibqin, come altri piccoli centri della zona, viene rifornito di energia elettrica pubblica solo per alcune ore nel corso della giornata, per cui il generatore consentirà di assicurare un regolare svolgimento delle attività scolastiche.

Ad Hannawiyah, grazie alla cooperazione di ITALBATT e tramite il Rotary Club – Distretto 2060 (Aquileia, Cervignano, Palmanova), sono state consegnate le attrezzature per l’allestimento di una infermeria completa. Infine, è stato inaugurato un sistema fognario di circa 1000 metri nella municipalità di Qana, il cui sindaco, nel corso della cerimonia ha voluto sottolineare l’importanza del costante sacrificio che i caschi blu italiani compiono lontano dagli affetti più cari.

L’impegno della cooperazione civile e militare dei caschi blu è rivolta con una maggiore attenzione al settore scolastico, in quanto proprio attraverso un’attenta divulgazione della cultura si possono gettare le basi per una nuova e solidale civiltà.

I granatieri realizzando gli obiettivi declinati all’inizio della missione hanno consegnato alla scuola pubblica di Chahabiya un fotocopiatore professionale che servirà a migliorare lo svolgimento delle attività didattiche. La scuola attualmente ospita circa 150 studenti provenienti dalla cittadina e da altri villaggi del circondario.

All’Istituto Tecnico e Alberghiero pubblico della Città di Tiro, sono state donate attrezzature tecniche (un forno ed una cucina professionale) che daranno la possibilità di potenziare le attività pratiche dei frequentatori destinati ad operare nel settore alberghiero e del turismo.

L’attività si è conclusa con la donazione di un fotocopiatore di grande capacità, un personal computer con stampante e un fax alla sede della Protezione Civile di Al Qulaylah, al fine di permettere di lavorare al meglio dell’organizzazione.

Insomma iniziative benefiche tutte volte alla crescita di un paese tanto desideroso di serenità.

Uno sguardo alla sicurezza dei nostri uomini, ci vuole però, ed allora per rassicurare il Paese Italia, dopo il Ministro e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, anche il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COMCOI), Generale di Corpo d’Armata Marco Bertolini, ha voluto fare un salto nel Libano del Sud per una visita al Contingente nazionale italiano.

Ad accogliere il Comandante del COI, nella base “Millevoi” di Shama, giunto assieme al Generale di Divisione Paolo Serra, Head of Mission e Force Commander, è stato il Generale di Brigata Maurizio Riccò, Comandante della Brigata Granateri di Sardegna dispiegata nel Settore Ovest.

L’alta Autorità militare, dopo aver partecipato ad un briefing “operativo” sugli sviluppi della missione ha incontrato i militari italiani. Nell’occasione il Generale Bertolini ha voluto sottolineare l’importanza dell’operato dei caschi blu in uno scenario complesso e delicato come quello libanese e in un periodo particolarmente delicato per tutto il Medio Oriente, affermando come l’opera del contingente italiano sia stata riconosciuta meritevole di apprezzamento dalle Istituzioni e dalla popolazione libanese.

Il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, a conclusione della visita, ha effettuato, a bordo di un elicottero AB-212 del 41° Task Group della Task Force ITALAIR, una missione di ricognizione dell’area di operazioni e della Blue Line, proprio per riportare a casa la certezza che è tutto ben tenuto “sotto stretto controllo” dei nostri Granatieri, visti anche gli ultimi eventi di cronaca che stanno coinvolgendo gli altri paesi che non hanno stabilità politica.

 Annamaria Cicchetti

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