I forconi e il Tricolore

10 Dicembre 2013 h. 1045:

Le grandi manifestazioni, genuinamente popolari, di ieri hanno registrato un fatto nuovo che ovviamente gli organi di stampa prezzolati hanno omesso di evidenziare: le bandiere. Non bandiere di partito, non bandiere di fazione ma il TRICOLORE issato sugli striscioni, innalzato sulle aste, indossato come una sciarpa e un mantello. Era l’Italia a manifestare, a ribellarsi contro l’immobile e imbecille balletto degli svergognati della politica. E vogliamo stupirci dei Carabinieri e Poliziotti che si sono tolti i caschi e riposti i manganelli? Vogliamo stupirci degli abbracci e dei baci che i manifestanti hanno dato ai loro fratelli in divisa? Certo che no, e corto che questo ha fatto arricciare il naso agli stronzetti della politica, ai furfanti che li hanno inviati contro la folla che protesta per la POVERTA’ che una classe politica inqualificabile ha indotto sia con politiche scellerata sia con assoluta incompetenza.

E la reazione della politica quale è a queste grida disperate di un popolo oppresso? Letta ha sentito il dovere di andare a omaggiare la salma dell’indubbiamente grande Nelson Mandela ma non il dovere di andare a Torino o a Genova a sentire le ragioni di chi è sceso in piazza. La sinistra ieri tripudiava per il nuovo che avanza con il sicuramente migliore degli altri Renzi che ha già dimostrato di voler cambiare tutto per non cambiare niente andando subito a trattare con Letta l’appoggio al governo del non fare e la destra? La destra che non esiste piagnucula su Berlusconi, rimpiange le tartine al caviale e trema pensando alla fine del bengodi.

Rimane solo una speranza: quei TRICOLORI esposti dai PACIFICI dimostranti a dimostrare che la pazienza dell’Italia non è infinita.

Andrea Marrone

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