Un direttore tutta “penna e brio”!

Roma – <Vorrei proporti la direzione di Stella d’Italia News, che ne pensi?>. Nel mese dello scorso agosto, quando tutti pensano al sole, ai viaggi e al riposo, l’editore Andrea Marrone mi chiamava al cellulare e con questa richiesta mi portava indietro di venti anni. Al lontano 1993, quando dopo due anni di pratica in redazione, divenni pubblicista e lavorando fianco a fianco al grafico, ottenni, all’età di 22 anni, il mio primo incarico di coordinatore redazionale, all’interno dello staff organizzativo di un settimanale locale del Nord-Est di Roma: ancora nel mio archivio ho copie del famoso menabò. Imparare il mestiere di giornalista non era il mio sogno da bambina, miravo alla segreteria di redazione, in quanto, ingenuamente, associavo il mio diploma di segretaria d’amministrazione allo svolgimento della professione di segretaria in una redazione.

Chi non cerca lavoro appena “agguantato” il diploma?

Ho avuto lungimiranti “maestri” da Fabio Di Chio, redattore dell’Area Metropolitana de Il Tempo di Roma, allo scomparso Andrea Pesciarelli (Rai Sport), all’allora Direttore, Domenico Commisso, i quali mi introdussero in una professione, la quale, se svolta con ingegno ed intuito, ti riconosce molte soddisfazioni.

Oltre alla pratica, come in tutte le attività lavorative, ci vuole anche lo studio!

La “segretaria” di redazione, deve saperne di giornalismo, deve imparare a scrivere un articolo, qualora servisse tappare il cosiddetto “buco”, oppure, in carenza di personale presentarsi alla caserma dei carabinieri e chiedere informazioni sugli arresti quotidiani. E magari non arrossire davanti ad un giovanissimo ufficiale appena uscito dall’Accademia. Quanto mi manca la cronaca sul campo e il lavoro in redazione….

12 marzo 1993- 12 marzo 2013: 20 anni di attività giornalistica, anche se sono una “segreteria” della P.A, ho continuato a “somministrare” inchiostro alla mia penna e quante belle storie ho ascoltato. Ed allora, mi son detta: perché non accettare e tornare a condividere le avventure di tanti personaggi sconosciuti? La redazione si è evoluta, passata la soglia del Duemila, è diventata online. E’ composta sempre di professionisti, ognuno nel proprio campo, che animati da buoni intendimenti vogliono informare i lettori con serietà.

I tempi sono in continua evoluzione e noi di Stella d’Italia vogliamo stare al passo, con lo sguardo volto in avanti verso quell’obiettivo comune e condiviso.

Siamo vicini e solidali con quell’apparato dello Stato Italiano che si occupa di Difesa, questo è un settore della Pubblica Amministrazione che a breve si troverà ad evolversi nella sua forma strutturale e – ci auguriamo – anche nella sua forma mentis, radicata sin dai tempi dei Romani.

Il 2014 sarà l’anno della svolta per l’Amministrazione Difesa e noi di Stella d’Italia vogliamo condividere con loro, potrei dire “gioie e dolori”, anche se preferisco le gioie, perché ai dolori purtroppo ci siamo già abituati. Per apprezzare il lato positivo della vita, ci vogliono anche i dolori, purtroppo!

Spesso i cittadini italiani si trovano, con pregiudizio, ad esprimersi sulle Forze Armate e sulle Forze di Polizia, in modo clamoroso, quando le “pecore nere” emergono dal gregge, lasciando al retaggio i pensieri più candidi.

Ecco, fatto salvo che in ogni famiglia della P.A. ci sono “pecore nere”, noi vogliamo riportare quel retaggio di pensieri positivi in primo piano, sperando che i buoni esempi siano sempre maggiori e che siano utili a costruire il futuro dei nostri figli.

Caro Lettore, ovunque ti troverai e deciderai di collegarti su Stella d’Italia News, troverai un astro luminoso pronto a raccontarti un’avventura libera da pregiudizi.

Ne abbiamo abbastanza di cattivi pensieri!

Stella d’Italia sarà diretta da una donna che pone l’attenzione all’animo umano di coloro che hanno scelto di svolgere una professione della Pubblica Amministrazione, come quella del “soldato dello Stato italiano” con diritti e doveri, con umane debolezze, le quali se vissute con il giusto equilibrio, potranno trasformarsi in punto di forza per avviare in ognuno di noi un sano cambiamento ed è certo che se cambiamo noi, si modifica tutta la Società.

La cronaca sarà raccontata dalla Pubblica Informazione delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, l’attualità e gli approfondimenti saranno seguiti con determinazione e con serietà da Francesco, Giacomo, Emanuele, Giampiero, lo stesso Andrea e quant’altri vorranno.

Ci apprestiamo, dunque a scrivere, con enfasi e con un obiettivo quello di far ritrovare la fiducia in una Difesa che è parte integrale della nostra Società civile. Ci aspetta un bel lavoro per l’anno che verrà.

Caro lettore, anche se le notizie quotidiane non ti mancheranno, l’Editore ti ha chiesto un mese di tempo per rifarci il trucco ed indossare un abito elegante, in qualità di Direttore ti chiedo di concedersi l’opportunità di farci dare un’altra occhiata allo specchio per ritrovare quel sorriso che ci permetterà di farci leggere più maturi ed interessanti.

Venerdì 22 novembre è Santa Cecilia, patrona della Musica, l’occasione mi è gradita per formulare gli auguri di Buona Musica a tutti i “Musicisti in Uniforme”, i quali con le loro note, in ogni tempo, hanno spronato l’animo del soldato e all’occorrenza anche il mio, a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà.

Armi è Brio, che fu scritta nel 1938 dal maestro Antonio D’Elia, direttore della Banda Musicale della Guardia di Finanza, per 20 anni, in giro per lo Stivale italiano, mi ha fatto coraggio davanti alla porta carraia di tante caserme, spero che i suoi ritmi forti e decisi possano essere da sprono a questa nuova Difesa!

Annamaria Cicchetti

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