Brigata Granatieri di Sardegna, in partenza per il Libano!

19 ottobre ore 01,00 – FONTE Annamaria Cicchetti – La Brigata Granatieri di Sardegna cambia colore al basco e si accinge a partire alla volta del Libano.

A Roma, il mese di ottobre è famoso per donare ulteriori giornate calde e per l’occasione, dopo settimane passate sotto l’ombrello, anche il sole vestendosi a festa ha voluto presenziare alla cerimonia di saluto per il delicato viaggio.

La porta carraia della caserma “Gandin” di via del Forte di Pietralata si è aperta per famigliari ed amici di tutti quei soldati ed ufficiali che sono in partenza: lungo il viale figuranti con uniformi storiche dal 1659 ad oggi, hanno indicato il percorso per accedere al piazzale laddove, con in testa la Banda Musicale dei Granatieri, che per tradizione ancor oggi si continua a chiamare Musica d’Ordinanza, il contingente si è presentato al suo Comandante.

Azzurro come il cielo sereno, sarà il colore del nuovo basco dei soldati del Generale di Brigata Maurizio Ricco’, i quali dopo 4 anni, tornano ad impegnarsi in una missione fuori area.

La partenza avviene a conclusione di un anno caratterizzato da intense attività addestrative culminate nelle esercitazioni “Quick Impact” condotta a Monte Romano, in provincia di Viterbo, nel mese di giugno, “Pegaso 2013 – 4” svolta a Bracciano a luglio e “Dark Shadow” condotta sempre a Monte Romano nello scorso mese di settembre.

Dopo questo intenso ciclo la Brigata Granatieri di Sardegna è pronta ad assumere il comando del Settore Ovest (SW) della missione ONU-UNIFIL, nell’ambito dell’Operazione “LEONTE XV” in Libano.

Sulle note delle Marce d’Ordinanza del 1° e del 2° Reggimento e sui ritornelli de I Granatieri di Pomerania e la Chanson de L’Assiette lo schieramento comandato dal Colonnello Claudio Caruso, del 1° Reggimento Granatieri, ha reso gli Onori alla Bandiera di Guerra e al Gonfalone di Roma Capitale, mentre su Parata d’Eroi del maestro Pellegrino, hanno sfilato i Labari delle Associazioni in congedo dei Granatieri, dell’Arma di Cavalleria e del Genio e Trasmettitori.

La benedizione è stata impartita da don PierLuca Bancale, il quale ha letto la preghiera del Granatiere con l’accompagnamento musicale dei clarinetti della Banda Musicale, che hanno intonato la Marcia d’Ordinanza del 3° Reggimento Granatieri, meglio conosciuta come I Pifferi. La Banda Musicale è stata diretta dal Maresciallo Luotenente Morlungo.

La Grande Unità elementare, rinforzata da altre unità provenienti da tutta Italia, assumerà la denominazione JTF-L (Joint Task Force – Lebanon) e opererà, “insieme” alle Forze Armate di altre 8 nazioni: Slovenia, Brunei, Finlandia, Malesia, Corea del Sud, Ghana, Irlanda, Tanzania, per piena applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

UNIFIL agisce in un contesto molto delicato che, dal 1978 ad oggi, è in continuo mutamento. Gli obiettivi della missione seguono tre linee direttrici: monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Libano e Israele, supporto alle Forze Armate libanesi dispiegate nel Libano del sud, per favorire il graduale miglioramento delle loro capacità di controllo della medesima area e, infine, assistenza alla popolazione civile attraverso la realizzazione di progetti CIMIC e Quick Impact Project per una crescita sostenibile della popolazione libanese. La JTF-L contribuirà con imparzialità e trasparenza, qualità tipiche del peacekeeper, a restituire stabilità e sicurezza alla martoriata terra libanese.

<Conosco la vostra professionalità, perché vi ho visti impegnati in addestramento – si è rivolto ai soldati il Comandante del 2° Comando Forze di Difese, Generale di Corpo d’Armata Vincenzo Lops – quindi mi sento di esortarvi all’attenzione verso un lavoro che si prospetta, nel suo scenario, al quanto delicato>.

<Il Libano è un palcoscenico con diversi attori, i quali hanno bisogni diversi e tutti della stessa importanza, la strategia d’azione oltre a contribuire alla solita buona riuscita del lavoro, vi deve far tornare tutti a casa ed allora in quell’occasione vi farò un bel discorso – ha continuato il Generale Lops, parlando con il cuore rivolto ad altri cuori – ora mi sento solo di esortarvi alla massima attenzione nei confronti di alcune dinamiche e con delicata e signorile operatività fare il lavoro a cui siete stati comandati. A te caro Ricco’ in bocca al lupo! Noi sappiamo quanto questo compito sia difficile, ma al contempo importante>.

Mano ferma e viso sorridente all’occorrenza, dunque, è l’esortazione del Generale Lops.

Monitorare la crisi tra Israele e la Palestina, assistenza alla popolazione civile e supportare la Polizia locale saranno i tre capisaldi della missione in Libano.

<Abbiamo passato un lungo periodo ad addestrarci – ha esordito il Comandante la Brigata, Generale Maurizio Riccò – ed ora è arrivato il momento di imbarcarci. Un ringraziamento va alle famiglie tutte che ci sono vicine e ci sostengono. Il nostro obiettivo è quello di far ripristinare la stabilità libanese, punto cruciale in medio Oriente e lo faremo con la professionalità e il rispetto che ci ha sempre distinti>.

Il Canto degli Italiani è stato cantato da tutti i presenti e l’aria che accarezzava i volti  incominciava a colorarsi di una leggera malinconia spazzata via dai sorridenti visi di quegli uomini e di quelle donne che sotto i colori dell’UNIFIL, oltre a rappresentare la Comunità Europea saranno un pezzo di noi, impegnanti a garantire un futuro certamente più dignitoso e sereno ad una terra che non ha mai conosciuto il colore della tranquillità.

La professione del soldato all’estero non è una vacanza tra amici, ma un viaggio con biglietto di andata e ritorno ed un bagaglio pieno di responsabilità che trova sollievo solo attraverso il calore della Nazione, della famiglia e degli affetti più cari.

Ed allora, coccolata da una calda giornata d’ottobre: in bocca al lupo Brigata Granatieri di Sardegna e laddove possiamo mettere un pizzico di fortuna, sappi che sarà nostra cura diffonderne “a iosa”!

Annamaria Cicchetti

(foto in evidenza. cortesia P.I. Brigata Meccanizzata Granatieri di Sardegna)

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