Un’altra opinione sulla manifestazione romana delle Guardie Giurate

22 Settembre 2013 h. 14:20 FONTE: ANGGI-

Una piccola ma GRANDE associazione di categoria ANGGI ha compiuto la missione più grande del suo giovane percorso di vita (9 mesi ) ha dato visibilità, si è scontrata con i ” conservatori del sistema vigilanza privata”, si è scontrata con il “sonno profondo” dei confederali ma con tanto lavoro ed impegno è arrivata a mettere a VERA conoscenza del degrado, disagio, normative non rispettate e quant’altro è reo della nostra categoria, le Istituzioni! Le vere Istituzioni, quelle che ( se vogliono ) possono veramente far cambiare e modificare la nostra storia, la nostra evoluzione professionale ! Essere ricevuti a Palazzo Madama, essere ricevuti da chi ha il POTERE, essere ricevuti dal Senatore della Repubblica fautore della nostra categoria e propinatore del disegno di legge che ci vede protagonisti e che ANGGI appoggia in toto è un traguardo senza eguali !! Se poi, addirittura, la Segreteria della Presidenza del Senato nella persona del Senatore Giacomo Stucchi tramite i!
l suo stretto collaboratore Senatore Luigi Peruzzotti chiede ad ANGGI, a tre anni dall’entrata in vigore della 269/2010 Maroni, di apportare proposte e modifiche che possa migliorare e sopperire ad alcune gravi criticità be’ allora la realtà di ANGGI è andata oltre ke più rosee aspettative!! Un impegno difficile e responsabile che comunque il direttivo ha preso a carico senza paura o altro, anche perché chi può sapere meglio delle guardie giurate quali sono i reali e critici problemi logistici, normativi ed economici che giornalmente e quotidianamente ci vede protagonisti. Altresi altre forze politiche parlamentari si sono messe in contatto con ANGGI al fine ( per ora ) di interessamento e solidarietà ma già con date prefissate di incontri con rappresentanti del direttivo !! Ricordiamo anche che i Ministeri dell’Interno di Francia e Spagna sono stati solidali con ANGGI nazioni europee dove la figura e professione della Guardia Giurata è ben diversa ” dall’operaio g!
enerico armato Italiano “….. La strada per arrivare ad una s!
volta giuridica e professionale, comunque, è, e sarà, irta e difficile ma ANGGI ci proverà per dare ” rispetto e valore ” alla categoria delle guardie giurate perché siamo uomini non carne da macello. …e quando veniamo assassinati da mano criminale siamo ” vittime del dovere ” non un ” semplice infortunio sul lavoro ” perché nessun operaio GIURA fedeltà alla Repubblica Italiana !! Nove mesi di vita….nove mesi di viaggio……rimane comprensibile la mancanza di numeri in piazza ma ora serve una crescita esponenziale di adesioni all’Associazione Nazionale Guardie Giurate Italiane perché il cammino e la forza di una associazione di categoria dipende anche da questo! ANGGI missione compiuta !!

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