La corda troppo tesa

16 Settembre 2013 h. 0815:

Ma che bella cosa il nuovo redditometro. Appena partito ha cominciato a aumentate il carico di vessazioni a cui uno Stato retto da uomini, e donne, inadatti, incapaci, corrotti, collusi, menefreghisti, fanfaroni, disonesti, pigri, indifferenti sta sottoponendo i cittadini italiani supponendoli inermi e incapaci di reagire. Supposizione che potrebbe rivelarsi errata.

Una mia cara amica, una signora di quasi sessant’anni, divorziata, è riuscita a mantenere la casa in cui viveva da sposata facendo lavori saltuari, prendendo in casa i suoi genitori anziani, vendendo argenteria e gioielli. Insomma, arrangiandosi.

Bene, secondo i computer dell’Agenzie delle Entrate, non potendo mantenere questa casa si è resa degna di una sanzione di ottomila euro che, ovviamente, non ha. Dal momento dell’arrivo della lettera e sanzione si è dovuta recare parecchie volte all’Agenzia producendo documenti a comprova della sua titanica lotta per salvare la sua casa.

Servirà a qualche cosa? Non lo so ancora, oramai non si lotta più con uomini ma contro macchine e quindi abbiamo raggiunto quegli automatismi spietati e impersonali tanto cari alle dittature.  E’ questa l’Italia che vogliamo? l’Italia che ci meritiamo?

Ma facciamola finita con i balletti di corte, con le minacce di “se cado io crolla tutto”. Se cade questo governo raccogliticcio e incapace di decidere altro che le continue erogazioni di denaro pubblico ai partiti non crolla tutto. Crolla un sistema di benefici, prebende, spartizioni che ha massacrato l’Italia.

Elezioni, subito, prima che sia troppo tardi e che l’orgia della decadenza finalmente finisca.

Andrea Marrone

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