Assistenza alla polizia albanese, attuato il protocollo operativo Italia–Albania

06 agosto 2013 h 0845- FONTE-GdF Comando Operativo Aeronavale-

Ancora un durissimo colpo inferto dalle Fiamme Gialle ai trafficanti di droga.
L’aereo antidroga della Guardia di Finanza ha reso possibile la scoperta, sul territorio della Repubblica d’Albania, di oltre 500 piantagioni di cannabis indica, mature per essere trasformate in più di 1000 tonnellate di marijuana da esportare nell’Unione Europea e, soprattutto, in Italia.
Procede senza sosta la cooperazione internazionale tra l’Italia e l’Albania, nell’ambito della Missione interforze di assistenza alla Polizia del Paese delle aquile, nella quale la Guardia di Finanza è impegnata ininterrottamente dal lontano 1997 attraverso il Nucleo di Frontiera Marittima con sede a Durazzo, a cui sono stati affidati compiti di assistenza operativa e addestrativa alla Polizia di Confine albanese per la vigilanza delle frontiere marittime e prevenire i traffici illegali in partenza dalle coste balcaniche.
In questo contesto si inquadra il protocollo di collaborazione tra il nostro Ministero dell’Interno e quello albanese per il contrasto della produzione illecita di cannabis indica in Albania, siglato a Tirana il 19 giugno 2012, tra la Direzione Centrale della Polizia Criminale italiana e la Direzione Generale della Polizia albanese, che definisce le linee giuda dell’attività di aereo sorveglianza della Guardia di Finanza sulle aree interne del territorio schipetaro.
L’attività di esplorazione aerea, coordinata dalla Centrale Operativa del Comando Generale e dal Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, è stata condotta sul territorio albanese con un aereo Piaggio P166DP1 in forza al Gruppo Esplorazione Aeromarittima di Pomezia – Pratica di Mare (RM), sul quale sono installati sofisticate fotocamere digitali ed i sensori iperspettrali di ultima generazione sviluppati in collaborazione con il Centro di Competenza Regionale Benecon Scarl – Facoltà di Architettura “L. Vanvitelli” della Seconda Università degli Studi di Napoli.
Le modernissime strumentazioni e la consolidata esperienza e professionalità dei finanzieri hanno portato, anche quest’anno, lusinghieri risultati operativi nella lotta al crimine organizzato che lucra su tutta la filiera del traffico di droga, dalla coltivazione della sostanza illecita fino al trasporto ed alla vendita al dettaglio sul territorio italiano ed europeo.
Per il compimento dell’impegnativa campagna di investigazione aerea, durata ben 8 settimane, oltre al velivolo Piaggio P166DP1, sono stati rischierati, presso la base di Tirana, una equipe composta da finanzieri del Gruppo Esplorazione Aeromarittima e ricercatori dell’Ateneo partenopeo, a cui è stato affidato il delicato compito di elaborare in tempi molto contenuti l’enorme mole di dati acquisiti durante le quotidiane missioni di volo.
Grazie all’intensa attività di esplorazione mirata alla ricerca delle aree utilizzate per la coltivazione dello stupefacente, la Guardia di Finanza ha fornito un importante contributo, in termini di prevenzione, alla Polizia criminale albanese per la repressione di un fenomeno illegale di portata europea, che ha una incidenza diretta sul nostro Paese, storicamente l’approdo più prossimo per i traffici di contrabbando provenienti dall’area dei Balcani.
Per tale ragione le Autorità italiane stanno investendo, nel progetto di cooperazione con l’Albania, le risorse umane e tecnologiche più evolute, disponibili alla Guardia di Finanza.
Ha trovato, così, piena applicazione l’ampio programma di politica comunitaria che sostiene
CCoommaannddoo OOppeerraattiivvoo AAeerroonnaavvaallee GGuuaarrddiiaa ddii FFiinnaannzzaa
UUffffiicciioo OOppeerraazziioonnii –– SSeezziioonnee SSttaammppaa ee RReellaazziioonnii EEsstteerrnnee
Comunicato Stampa Pomezia (Pratica di Mare), 6 agosto 2013
l’attuazione di un’incisiva azione di contrasto al traffico internazionale di droga, che vede nell’annosa “battaglia” alle organizzazioni criminali transnazionali, che individuano appunto nelle coste italiane il punto migliore per lo sbarco degli stupefacenti nel territorio dell’Unione, il suo momento di maggiore intensità.
L’intesa operativa raggiunta con la Polizia albanese ha reso possibile, a seguito dell’individuazione dall’aereo di decine e decine di ettari destinati alle coltivazioni di cannabis, l’eradicazione di centinaia di migliaia di piante, la maggior parte occultate in aree difficilmente accessibili a causa della folta vegetazione tipica della zona montagnosa interna del Paese balcanico, che avrebbero fruttato alle organizzazioni criminali oltre 4 miliardi di Euro di ricavi.

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