ADDESTRAMENTO IN MARE A LAMEZIA TERME PER I PILOTI DI PROSSIMA IMMISSIONE IN TEATRO OPERATIVO LIBANESE

25 luglio 2013 h1800: FONTE-Comando Aviazione dell’Esercito-

Si è conclusa ieri l’esercitazione “EUPIA 2013” che ha visto impiegati, in due giornate di intensa attività addestrativa, i piloti del 2° Reggimento aviazione Esercito “Sirio” di stanza a Lamezia Terme, in cooperazione con il Reparto Elicotteri Operazioni Speciali (REOS) e gli incursori Paracadutisti del 9° Reggimento “Col Moschin”.
Durante l’attività, finalizzata alla validazione della 41° Task Force ITALAIR per l’ Operazione Leonte in Libano, sono state verificate le procedure tattiche, il livello di amalgama tra i reparti e il comportamento dei militari in condizioni estreme di isolamento in mare.
Lo scenario dell’esercitazione simulava, in un quadro estremamente realistico, l’abbattimento di un elicottero in mare al largo della costa e le successive attività di recupero dell’equipaggio. Per le operazione di ricerca e recupero sono stati impiegati gli elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito AB 412, AB 212 e CH 47, che hanno sorvolato il mare di giorno e di notte, grazie agli apparati di visione notturna, recuperando una parte dell’equipaggio tramite l’utilizzo del verricello.
La ricerca degli altri membri degli equipaggi è stata affidata ai distaccamenti degli incursori che, sbarcando notte tempo dal CH 47, hanno pattugliato la zona con tre gommoni procedendo al recupero dei piloti ancora in mare.
La sopravvivenza del personale dell’equipaggio in acqua, per circa otto ore, è stata garantita grazie all’equipaggiamento di emergenza dell’elicottero, un collare salvagente ed un battello auto gonfiabile individuale in cui ripararsi, e grazie alle tecniche di sopravvivenza apprese durante l’addestramento presso il centro aviazione dell’Esercito a Viterbo.

Nota:

dal 1979 opera in Libano uno Squadrone Elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito nell’ambito della Forza UNIFIL (United Nations Interim Forces in Lebanon).

Essa viene costituita in seguito agli avvenimenti del marzo 1978 quando lo Stato d’Israele stanco delle continue incursioni provenienti dal territorio libanese decide di invadere il Libano fino al fiume Litani.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU deliberò l’immediato invio di un contingente militare di 4.000 uomini con il compito di interporsi tra le forze palestinesi e le forze israeliane che, terminata l’azione dimostrativa, erano arretrate nei propri confini lasciando una fascia di circa 10 km a garanzia di eventuali sorprese.
La zona dove è dislocata la forza di interposizione ONU è delimitata a nord dal fiume Litani, ad est dall’altipiano del Golan (congiungendosi con il contingente Undof che presidia il confine siro-israeliano), a sud dalla zona profonda 10 km dal confine israeliano, ad ovest dal Mar Mediterraneo.

Questa zona nel corso degli anni è stata teatro di scontri tra le opposte fazioni in cui hanno perso la vita 170 caschi blu.

Il contingente italiano, su base interforze, è operante in Libano dal luglio 1979.

Attualmente ha in linea 5 elicotteri BH12 provenienti dal 2° reggimento AVES “Sirio” in Lamezia Terme.

I compiti dell’unità sono quelli di ricognizione, ricerca e soccorso, trasporto sanitario e collegamento.
L’attività non conosce soste e viene svolta sia di giorno che di notte.

Ad oggi hanno superato le 32000 ore di volo.

 

 

 

Condividi

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sponsor

Articoli correlati