….Aurora per il Tattoo Militare di Modena!

18 luglio 2013 – ore 20.30 – FONTE – Annamaria Cicchetti – L’ennesima scossa di terremoto, in questo mese di luglio ha voluto colpire di nuovo l’Emilia Romagna, anche se in provincia di Forlì e comunque nella settimana, in cui si sarebbe dovuto svolgere il Festival Internazionale delle Bande Musicali Militari.

Un segno del destino che vuole dare uno Stop alla musica militare o un momento di pausa per dare il via alla riflessione sulle bande e fanfare militari italiane?

Eppure, il mondo degli appassionati della musica in uniforme non si sente arrivato e non si vuole arrendere: come si è deciso di ricostruire case, chiese, capannoni e non farsi deprimere nell’animo dagli eventi sismici, tantomeno la musica militare italiana vuole essere relegata alle sole cerimonie all’interno delle caserme o sempre e solo sui palchi.

Ed allora, lo scorso 5 luglio, in barba alle scosse di Madre Terra  ed a quelle decise dall’economia nazionale, è andato in scena, nell’ambito dell’Estate Modenese, un preludio di musica in uniforme, che si augura di poterci riportare un Festival internazionale di Bande Musicali Militari colorato di quella musica militare in movimento, così bella da mozzare il fiato.

Nei giardini ducali alle ore 21.00 si sono radunati più di mille persone comprendenti diverse fasce d’età, modenesi e non solo; i primi cinquecento hanno trovato posto a sedere nelle sedie posizionate sotto il palco, il quale nei precedenti anni era l’anima dei concerti di mezzanotte, i ritardatati non si sono persi d’animo e si sono appoggiati alle selle delle loro biciclette.

Cosa non si escogita per ascoltare un concerto!

Per non far dimenticare i fasti trascorsi, gli organizzatori del Tattoo Militare, hanno deciso di puntare su una delle Fanfare dell’Esercito italiano che non delude.

Dal Piemonte ha risposto con entusiasmo all’invito degli organizzatori la Fanfara della Brigata Alpina Taurinense, diretta dal Maresciallo Capo Marco Calandri.

Il punto di forza dei Tattoo sono i caroselli in piazza, ma vista la contingenza, ci si è limitati ad una parata: nel pomeriggio di venerdì 5 luglio, uscendo dal portone dell’Accademia Militare, la Fanfara, con in testa il mazziere Savio Ghiani ed il drappello degli imperiali, si è proposta con fierezza ed eleganza, a ritmo cadenzato, marciando nel centro storico di Modena lungo il consueto tragitto fino in piazza del Duomo, dove si è esibita in un “aperitivo musicale” preludio dell’appuntamento serale per il concerto sul palco dei Giardini Ducali.

Madrina d’eccezione, per questa proposta musicale modenese, nonché della stessa Fanfara, la Signora Lucetta Rossetto con la sua presentazione a braccio, che  incanta il pubblico fino al punto che la fantasia dello spettatore entra nel vivo delle pagine del brano.

Il concerto si apre con la Marcia Bonsoir Mes Amis, composta proprio dal Maestro Calandri, per seguire poi con la Marcia d’ordinanza dell’Esercito Militare, il 4 Maggio scritta dal Colonnello Fulvio Creux.

Una Vis composta da Paolo Mazza, già riservista della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense e Irish Tune from Country Derry di Percy A. Grainger anticipano l’applauditissimo Moment from Morricone.

Per gli amanti dell’avventura, è seguita l’esecuzione di Pirati dei Caraibi di Klaus Badelt e per non dimenticare la peculiarità del bel canto alpino, non è mancata nel programma  La marcia dei coscritti piemontesi considerata ormai a buona ragione l’Inno della Brigata Alpina Taurinense.

L’inno degli Alpini e il Canto degli italiani hanno concluso la serata musicale.

La particolareggiata ed attenta direzione del Maestro Calandri, sempre aderente alla natura dei  brani, permette all’ascoltatore che ne segue il gesto di immergersi magicamente nel brano, vivendo appieno i diversi tratti dell’espressione e delle dinamiche, della musicalità, dei colori delle sezioni strumentali, lasciandosi catturare da quella poesia che solo la musica riesce a trasmettere senza le parole.

Con calorosi e prolungati applausi è stato richiesto il bis, soddisfatto dall’esecuzione de La leggenda del Piave, brano presentato a braccio con passione da Calandri stesso e da lui dedicato a tutti soldati caduti per la nostra Italia, rivolgendo un pensiero speciale agli Alpini caduti in Afghanistan.

Sicuramente un preludio fortunato per il Festival Internazionale della Bande Musicali Militari, sia per la calorosa presenza di pubblico, sia perché alle ore 23.30 poco dopo la conclusione del  concerto, una telefonata annunciava un fiocco rosa: il caporale Daniele Colasanto, saxofonista la Fanfara della Brigata Alpina  Taurinense era appena diventato papà della piccola Aurora.

Una nuova “aurora” , si spera, possa nascere anche per il Tattoo Militare italiano il quale, sostenuto da Istituzioni civili e militari oltre che dal suo pubblico, potrà trovare nuova linfa e vigore riportando in auge l’espressione della musica in marcia italiana, la quale sta soffrendo il confronto delle bande e fanfare militari delle altre nazioni europee.

Annamaria Cicchetti

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