Per ogni piuma, un bacino d’amor!

17/06/2013 – Lettera al Milite Ignoto – Fonte Annamaria CICCHETTI – <Caro Soldato, ci incontriamo tutti i giorni feriali, io e te. Tu dal 4 novembre del 1921 ti trovi a Roma e ti chiamano Milite Ignoto, io, da qualche decennio, passando lungo via dei Fori Imperiali, con il rumore del mio passo veloce disturbo il tuo riposo.

Eppure, quante volte, giunta in piazza Venezia, ho rivolto il mio sguardo verso di te con la speranza di trovarti sveglio e poterti dire: <Buongiorno, bel soldato! Ho trovato una piumetta di gallo cedrone e tua?>.

Ma, ahimè, il tuo Silenzio è diventato eterno ed allora, con l’unica arma in dotazione, ho deciso di scriverti, per chiederti se il tuo cuore possa esaudire il desiderio di una donna.

La tradizione racconta che ogni piuma di cappello di bersagliere corrisponde ad un “bacino d’amor”… e si dice, anche, che il desiderio di una donna è un ordine per un uomo d’armi ed allora, ti prego, ascoltami!

Il tuo arrivo a Roma, lo decise il bacio di una mamma di nome Maria, te la ricordi? Maria coniugata Bergamas, la mamma di Antonio, volontario irredento, che la storia lo racconta come disertore dall’esercito austriaco per unirsi a quello italiano, lo stesso esercito che, noi oggi, chiamiamo Forza Armata di terra.

Ebbene, lei – eletta a mamma di tutte le mamme – pur non conoscendoti, Ti fece diventare il simbolo eterno delle anime, che, quì, sulla terra, hanno rinunciato alla loro vita per difendere noi, poveri mortali, proprio da noi stessi, perché devi sapere – caro Milite Ignoto – che da quell’ormai remota esperienza, non abbiamo imparato proprio nulla, tantoche, non contenti della Grande Guerra, durante la quale tu hai perso la vita, ci siamo rimessi in moto per dare alla storia la Seconda Guerra Mondiale ed oggi, non contenti dei risultati, in questo nuovo Millennio, ne stiamo costruendo una Terza.

Silenzio… caro Milite Ignoto, che non si dica in giro!

Amico mio, l’uomo è fatto di “sangue” che scorre nelle vene, il quale, spesso, non riesce a risalire verso la massa cerebrale, interrompendo quel complesso meccanismo, che favorisce lo svilupparsi dei valori sociali, i quali ci permetterebbero di vivere tutti e in sintonia con quello che ci circonda.

Questo “sangue” viene bloccato ad certa altezza del corpo, facendo scattare l’irrequietezza, l’insoddisfazione, inducendoci a compiere irrecuperabili errori, che si ripetono nel corso dei tempi, purtroppo!

Stai sorridendo, lo percepisco, perché anche tu pensi – come me – che a tanti uomini, invece, quel “sangue” pulsa seguendo il percorso corretto, favorendo quindi il giusto meccanismo mentale. A questi stessi uomini però, per una serie di circostanze, sta venendo meno il “coraggio” delle azioni.

Hai ragione tu, bisogna ritrovarlo, questo importante “coraggio”!

E per questo, caro Milite Ignoto, che, ormai, tanto ignoto non mi sei più, che ti affido il mio desiderio.

Se mamma Maria ti scelse tra 11 bare, vuol dire che la tua anima, era talmente colma di bontà da guadagnarti il posto vicino all’altra mamma, sempre di nome Maria.

Si! Hai capito bene, quella vestita di luce che indica il cammino ai Soldati del nostro tempo, durante quel viaggio, la cui destinazione è la stazione “di lassù”.

Nella mia camera da letto, sul comò, adagiata sul portagioie, ho in bella vista una piumetta di gallo cedrone, la raccolsi in via dei Fori Imperiali, lì proprio vicino a Te e, se questa piumetta corrisponde ad un bacino d’amore vorrei che tu lo donassi per me.

Un giorno di qualche mese fa – caro Milite Ignoto – ho conosciuto una mamma, una mamma di Soldato. Ci siamo incontrate nella terra dei pastori in Abruzzo, vicino al mare ed abbiamo raccontato del suo Soldato: è una bella mamma mora, dallo sguardo profondo e dolce: mi è simpatica!

Nel cuore di questa mamma, però la vena dell’amore non pulsa con il ritmo giusto, come il ritmo di mamma Maria, la quale nella scelta di nominarti Milite Ignoto ha trovato l’accettazione di questo viaggio senza ritorno. Il ritmo di questo cuore si è sfalsato nell’apprendere che dopo il suo Soldato, un altro Soldato ancora ha intrapreso lo stesso viaggio ed il suo dolore si è sentito rapire dal dolore di altre madri.

Ci vorrebbe quel bacino d’amore, ci puoi pensare Tu?

Il 2 Giugno tutti i Soldati d’Italia, in sfilata, con il loro ritmato passo ti ricordano il tuo trascorso passato di uomo d’armi, ricambia anche tu, Milite Ignoto, inviando un messaggio di compassione per queste mamme, attraverso la chiara luce che il tuo altare, eletto ad Altare della Patria, emana ad ogni tocco di raggio solare.

Questa nuova guerra ha portato via 53 anime che sono state figli, padri, mariti ed amici…a breve sarà il 18 giugno, la festa del Corpo dei Bersaglieri, certo! quelli che prima di Te hanno combattuto a Roma, alla famosa Breccia di Porta Pia, quelli che in testa portano il capello con le piume, le sorelle della mia piumetta.

Ecco, in questo giorno ti chiedo di illuminarti ancor di più per raggiungere il cuore delle mamme di tutti i cappelli piumati, ma in particolar modo delle mamme di: Pasquale Trombetta, vice capo fanfara della Fanfara Bersaglieri della Brigata Corazzata “Ariete”, di Michele Padula, musicante della stessa Fanfara e di Giuseppe La Rosa, capitano del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Meccanizzata “Sassari”.

Ti stai chiedendo il perché di questo desiderio? Il loro cammino terreno, in qualità di Bersaglieri è stato intenso, incastrato l’uno all’altro; il 7° e l’11° Reggimento li hanno visti unirsi e dividersi allo stesso tempo, insieme hanno condiviso il passo di corsa e il peso storico del cappello piumato, fino al giorno in cui mamma Maria, la protettrice del Buon Cammino, li ha richiamati a sé, lasciando alle loro mamme terrene solo la carezza delle piume. Queste mamme, in cuor loro non sentono più quel bacino d’amor… ed allora donaglielo Tu, per conto di tutti i bersaglieri caduti e in ricordo di Pasquale, Michele e Giuseppe!

Ti ringrazio, mio caro Milite Ignoto, per tutte le volte che ti illuminerai donando serenità all’animo di tutte le mamme di un Soldato. Ciao!>.

Annamaria Cicchetti

 

 

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