15 Marzo 2013 : FONTE – Aeronautica Militare –
Presso l’Aula Magna dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche di Firenze, si è svolto Martedì 12 Marzo un incontro sul tema del bullismo in rete.
All’incontro, oltre agli allievi del Liceo Classico e Liceo Scientifico della Scuola Douhet, hanno preso parte circa 300 studenti di altre Scuole superiori della Toscana.
L’evento è stato presieduto dal Generale di Divisione Aerea Pietro Valente, Comandante dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche, e dal Colonnello Claudio Icardi, Comandante e Dirigente Scolastico della Scuola Militare Aeronautica “Giulio Douhet”.
Nell’indirizzare un saluto di benvenuto ai partecipanti, il Generale Valente ha sottolineato il ruolo primario delle Istituzioni, della scuola e della famiglia rispetto alle iniziative di sensibilizzazione da intraprendere per prevenire le conseguenze derivanti da un grave fenomeno sociale come quello del bullismo e, rivolgendosi proprio ai giovani presenti, li ha esortati a non sottovalutare la pericolosità e le insidie del web.
Il Colonnello Claudio Icardi, nell’introdurre il tema dell’incontro, ha sottolineato che l’iniziativa, a carattere educativo-culturale, si inquadra nell’ambito di alcune attività di scambio tra Istituti scolastici del territorio allo scopo di permettere agli studenti di confrontarsi sui problemi del mondo giovanile e scolastico.
Il Colonnello Icardi ha quindi evidenziato le finalità dell’incontro volte ad affrontare, sotto l’aspetto psichico, pedagogico, giuridico e tecnologico, “un fenomeno complesso, qualificato tra i più pericolosi che vede i giovani sempre più coinvolti, talora come artefici talvolta come vittime, in un sistema comunicativo dai contorni indefiniti”.
Nel loro intervento, la Dottoressa Antonella Coniglio, Assessore alle Politiche Sociali, Sicurezza e Legalità della Provincia di Firenze, e la Dottoressa Cristina Giachi, Assessore all’Università Ricerca e Politiche Giovanili del Comune di Firenze, hanno ricordato come il “flagello” del bullismo sia già da tempo materia di lavoro a livello istituzionale al fine di coinvolgere gli adulti, i docenti e gli educatori affinché siano essi stessi sensibili ed attenti ai segnali, talvolta celati, provenienti dai più giovani e originati da un uso non pienamente consapevole dello strumento di internet.
L’Ispettore Verduci della Polizia Postale ha affrontato, anche con l’ausilio di un video emotivamente coinvolgente, il tema dal punto di vista tecnologico e giuridico, informando i ragazzi sui concreti rischi della rete, sulle responsabilità penali e civili derivanti da un uso improprio di internet ed enfatizzando gli strumenti disponibili per difendersi da eventuali “intime aggressioni”.
Il Professor Stefano Pallanti, Professore di Psichiatria presso l’Università di Firenze e autore di numerose pubblicazioni scientifiche sul fenomeno della dipendenza da internet, ha invece evidenziato l’aspetto clinico del problema e i risultati della ricerca scientifica in merito alla vulnerabilità degli adolescenti nell’uso del web.
Nel definire il bullismo “un’oppressione psicologica o fisica ripetuta nel tempo”, il Professor Pallanti ha sottolineato la necessità di “parlarne prima che tutto succeda”, evidenziando altresì come il “cyber bullying” abbia ripercussioni ancora più gravi e devastanti per gli immediati effetti prodotti grazie al web.
Particolarmente coinvolgente è stato anche l’intervento della Dottoressa Battaglia, Dirigente scolastico ed esperta nel campo del disagio giovanile, che ha trattato l’argomento con l’ausilio di alcune videoproiezioni e analizzato, alla luce del suo lavoro di ricerca “European Strategy against school bullying”, il fenomeno del bullismo in campo europeo evidenziando le diverse modalità con il quale esso si manifesta.
La Senatrice Francesca Scopelliti, giornalista e Presidente della Commissione Legalità, ha infine evidenziato l’importanza del ruolo delle agenzie educative nella prevenzione del bullismo con particolare riferimento alla famiglia e alla sua funzione educativa.
I relatori hanno successivamente risposto alle numerose domande poste dai giovani studenti intervenuti, afferenti la prevenzione e i metodi per identificare tali fenomeni.
Al termine dei lavori, sintetizzando i risultati dell’incontro, il Comandante della Scuola ha evidenziato l’importanza della prevenzione e del ruolo dei “luoghi di educazione” quali la famiglia, la scuola e i gruppi sociali che passano attraverso regole, coerenza e rispetto.