Non c’è Sport, senza Inno!

28 febbraio – FONTE Annamaria Cicchetti – Imitando il calcio anche il rugby si avvale delle bande musicali militari per l’esecuzione degli inni.  Dopo la presenza, nel 2012, al torneo 6 Nazioni della Banda Musicale dei Vigili del Fuoco, al match “Italia-Galles” dello scorso week end, anche se il risultato non ci ha reso giustizia, è intervenuta la Banda Musicale del Comando logistico di proiezione, già Banda TRAMAT, diretta dal Primo Maresciallo E.I. Fioravante Santaniello.

Sul quadrato dello Stadio Olimpico di Roma, coordinato dal giovane Mazziere, il complesso musicale, di 32 musicanti, in gran parte composto da soldati Volontari, e qualche effettivo in servizio permanente, ha  presentato alcune figure del carosello tipico delle bande musicali militari, le quali vantano una spettacolare marzialità.

Fratelli d’Italia di Novarro-Mameli e Hen Wlad Fy Nhadau, echeggiando sui “sette-colli”, sono stati cantati con emozione, anche dai rugbisti italiani, a differenza dei calciatori nostrani, che si fanno pregare, per muovere almeno le labbra.

L’Inno del Galles, tradotto come Terra dei miei padri, la cui traduzione più letteraria sarebbe La vecchia terra dei miei padri, vede la luce nel 1856.

 

Le parole del testo furono scritte da Evan James e la musica fu composta dal figlio James James; alcune trascrizioni dell’Inno gallese sono conservate nella Biblioteca Nazionale del Galles.

 

E non solo partite sportive per le Uniformi musicali: domenica 3 marzo alle ore 11.00, in occasione dell’iniziativa “Montecitorio a porte aperte”, che prevede l’apertura del Palazzo alle visite del pubblico, la cui frequenza è una volta al mese, per l’intera giornata, nel piazzale antistante il Palazzo istituzionale, si svolgerà il concerto della Banda Musicale dell’Esercito, diretta dal maestro maresciallo Mario Muraglione.

 

La Banda Musicale di Forza Armata presenterà il seguente programma musicale: Comrades (di autore Anonimo); The Thunderer (di J.P. Sousa); Fascionation (di Marchetti); Rolling Thunder (di Henry Fillmore); National Emblem (di E. E. Bagley); Washington – Post (di J. P. Sousa); Malta 75 (di Picone); “Stelle e Strisce” (di J. P. Sousa) e per concludere Quattro Maggio la marcia d’ordinanza dell’Esercito Italiano scritta dal maestro direttore Colonnello Fulvio  Creux. Da non dimenticare il cambio della guardia al Quirinale con inizio alle ore 15.00.

Insomma c’è lavoro per tutti anche in tempo di crisi!

 

Annamaria Cicchetti

Condividi

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sponsor

Articoli correlati