Guidonia: obiettivo colpito, brevettati sull’aeroporto dei Falchi Blu

26 gennaio – FONTE Anpd’I Sez. “Cap. inc. par. A. Romani” di Guidonia, Tivoli, Valle dell’Aniene. Sull’aeroporto militare “A. Barbieri” di Guidonia Montecelio sono stati brevettati i primi 10 allievi della giovane sezione Anpd’I della provincia di Roma.

Giovedì 24 e venerdì 25 gennaio alle ore 8.30 a bordo di un pick up civile i neo paracadutisti hanno varcato la porta carraia di quel luogo incantato, che ha dato i natali all’attività aviolancistica delle nostre Forze Armate, con gli sperimenti del Generale Ingegnere Guidoni, caduto nel 1928 mentre provava un paracadute e con l’attività promozionale della Pattuglia Acrobatica di Paracadutismo dell’A.M. i Falchi Blu.

Dopo circa 18 anni gli “ombrelli” tondi sono tornati a scendere sulla zona lancio, con lo stupore dei cittadini che grazie ad un chiarissimo cielo ne hanno potuto apprezzare la dolce discesa.

<C’è un’esercitazione a Guidonia? Si lanciano… – commenta un anziano davanti l’ingresso di un bar di Villanova di Guidonia – che belli però eh? Mi ricordo un tempo scendevano di mercoledì>.

Non è un’esercitazione militare, ma l’esame pratico per acquisire il brevetto di paracadutista ed a lanciarsi non sono professionisti, con alle spalle numeri di lanci, ma gli iscritti alla sezione “Cap. Inc. par. A. Romani” e non sarà comunque l’unico evento, poiché a breve verrà stipulata una convenzione tra l’Aeronautica Militare e l’Associazione d’Arma per riportare l’attività lancistica sulla base militare della Città dell’Aria.

Gli eventi nascono sempre per un caso, ma dietro c’è il disegno di una mano superiore: il Generale paracadutista Alessandro Puzzilli, classe 1951, ufficiale in ausiliaria della Brigata Paracadutista Folgore, con alle spalle tanti anni di missioni all’estero, tra cui la Somalia e l’Afghanistan, tornato nella sua città natale, Tivoli, un giorno del 2011, da piazza Garibaldi, volgendo lo sguardo verso l’orizzonte nell’azzurro del cielo non vedendo più apparire i paracadutisti, che cullati dai venti romani si adagiavano sulla verdeggiante area della base militare, facendo due chiacchiere al bar, ad alta volte, ha espresso il sogno di rivedersi in quello scenario.

Ad ascoltarlo, c’erano anche alcuni suoi commilitoni, un bel gruppetto di paracadutisti in congedo, alcuni hanno solo prestato l’allora servizio di leva nella Brigata, altri hanno continuato per qualche anno per poi ritornare alla vita civile.

Per il gruppetto le motivazioni nel corso della vita sono cambiate, ma le vibrazioni di quelle parole hanno ricreato un’emozione che ha rimesso in gioco la sfida, la determinazione, l’amicizia ed anche quel sano cameratismo che si sviluppa in una stanza di caserma, nel quale si condividono gioie e dolori.

Ed allora Franco Figus, classe 1947; Luciano Tiberi, classe 1952; Marco Mattia Magretti, classe 1957; Mariano Paoloni, classe 1974 e Francesco Valeriani, classe 1972 non se lo sono fatto ripetere due volte e hanno dato vita ad un’organizzazione che si chiama Sezione Anpd’I Guidonia, Tivoli e Valle dell’Aniene.

Viene scelta la figura del capitano incursore paracadutista Alessandro Romani, classe 1974, caduto il 17 settembre a Farah in Afghanistan, quale intitolazione della sezione.

Il Destino vuole rimarcare l’importanza di questa nascente iniziativa e gli dona anche una giovane mascotte: Simone Paoloni, di anni 6, si scoprirà poi, che il giorno del funerale di Alessandro Romani, insieme al papà Mariano si trovava nella chiesa Santa Maria degli Angeli a Roma e al passaggio del feretro avvolto dal tricolore, si è portato la manina aperta sul baschetto amaranto in segno di saluto ed ha canticchiato La sera dei baci, un canto militare che racconta il dispiacere di una donna per la perdita dal suo soldato durante la seconda guerra mondiale. Simone conosce i paracadutisti tramite la visione di un dvd, che racconta il giuramento del padre e da quel giorno i famigliari sono stati sottoposti a raffiche di domande su quegli uomini che marciano, cantano ed un certo punto si scambiano uno zaino, nel quale all’interno c’è un ammasso di stoffa che all’occorrenza diventa un grosso paracadute.

Romani, rappresentato dal Labaro è stato presente al “ritorno” del paracadutismo sui cieli di Guidonia e con lui da lassù c’era anche Fabio Tiberi, figlio di Luciano, già paracadutista della Compagnia Avioriformenti di stanza la Centro Addestramento Paracadutisti della Brigata Folgore di Pisa, deceduto a causa di un incidente stradale nel 1998, solo dopo un anno di rafferma effettiva nell’Esercito, al quale è stato intitolato il I Corso di Paracadutismo, iniziato nel mese di novembre 2012.

Dopo ore di lezioni in palestra, svolte tra attività fisica e studio di manuali e attrezzatura, sotto il vigile controllo dell’istruttore, Domenico Aloi, classe 1964, tutti i corsisti potranno inserire il brevetto nel loro curricula per partecipare ai concorsi alle Forze Armate.

La Sezione Anpd’I di Guidonia ha colpito questo primo obiettivo grazie anche alla collaborazione della sezione di Roma, con la presenza dell’istruttore Aloi, la sezione di Latina, la quale ha fornito i paracadute, mentre dalle Marche, è intervenuto personale della Scuola di Fermo con la presenza di due ripiegatori, un direttore di Lancio, Sig. Agostinelli e il direttore di esercitazione, il sig. Giuzzo, nonchè grazie alla vicinanza del professionista Lino della Corte.

Piena collaborazione, condita da tanto entusiasmo nel rivedere i lanci è stata dimostrata nell’ospitalità e nella soluzione di problematiche tecnologiche da parte del personale militare dell’aeroporto, agli ordini del Colonnello Alberto Pelacchi, il quale da solo pochi mesi ha preso il posto del Colonnello Tolomei.

Domenico Aloi, nel 1985, è stato un caporale istruttore della Folgore e si è congedato con il “diploma di paracadutista scelto”; ora svolge la professione di guardia provinciale dfi Roma ed è attivo come Consigliere e di Istruttore di Paracadutismo presso l’Anpd’I di Roma, nonché istruttore  e formatore nei corsi per il rilascio della qualifica di I.P./F.V. A.N.P.d’I. e nel suo currucula spiccano anche impegni in ambienti operativi come l’Albania e il Kossovo nell’ambito della riserva selezionata.

Oltre ai 10 allievi brevettati, la sezione di Guidonia, Tivoli, Valle dell’Aniene ha ricondizionato 6 paracadutisti ed altri 8 aspiranti sono in attesa del prossimo corso che inizierà a metà febbraio.

I neo paracadutisti sono: Christopher Balice, classe 1992 (Studente), Gianfranco Castiglia, classe 1972 (Consulente assicurativo), Luigi Alessandro Cerbara, classe 1966 (Sottufficiale di Marina Sommergibilista), il più anziano della “classe”; Marco Ferrentino, classe 1995 (studente), il più giovane della “classe”; Luca Fragni, classe 1993 (studente), Andrea Enrico Magretti, classe 1994 (studente); Mauro Matta, classe 1986, militare dell’Aeronautica Militare; Alessandro Mattioli, classe 1994 (studente); Alessandro Madonna, (classe 1992) (Studente); Giuseppe Terracciano, classe 1990 (militare della Capitaneria di Porto.

Insomma una favola azzurra tratta da un’esperienza professionale che vuole portare nella vita quotidiana di giovani e meno giovani l’affascinante sensazione del lancio.

Annamaria Cicchetti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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