Operazione “little jack”. traffico e spaccio di droga nella capitale. Dieci arrestati

10 gennaio 2013: FONTE: GdF Comando Provinciale di Roma-

Risultavano collegati al noto clan camorrista “SCHIAVONE-NOVIELLO”, operante da tempo anche nel litorale laziale e, specificamente, nel sud pontino, i dieci soggetti arrestati questa mattina dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma.

Il provvedimento eseguito, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Roma, Vilma Passamonti, è il risultato di lunghe e laboriose indagini – disposte dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, diretta dal Procuratore Capo Giuseppe Pignatone, coordinate dal Procuratore Aggiunto Maria Monteleone – che hanno consentito di fare piena  luce su un lucroso traffico di droga lungo l’asse criminale Napoli-Roma.

Dopo mesi di intercettazioni telefoniche e pericolosi pedinamenti, anche in zone ad altissima densità criminale come Tor Bella Monaca a Roma e  Scampia a Napoli, le Fiamme Gialle del G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo Polizia Tributaria di Roma hanno appurato l’esistenza di due agguerriti “gruppi” criminali, facenti capo rispettivamente al laziale MICCONI Romano (classe ’68) e al campano MAGRÌ Gennaro (classe ’74).

Proprio quest’ultimo ha sfruttato le enormi potenzialità offerte dal mercato al consumo di cocaina e hashish della piazza di Roma, in cui scontava la misura della libertà vigilata precedentemente applicatagli.

Peraltro, come sempre più spesso documentato dalle attività investigative, lo stesso MICCONI Romano – da ultimo arrestato lo scorso novembre per una rapina ai danni della filiale di un istituto di credito del pescarese, è risultato operare a stretto contatto con altri soggetti, emersi come referenti, sempre sul litorale pontino, non solo del camorrista Pasquale NOVIELLO ma anche di alcune notissime consorterie criminali calabresi, riconducibili alle cosche di ‘ndrangheta dei GALLACE e dei NOVELLA.

Relativamente al gruppo facente capo al MAGRÌ Gennaro, numerosi riscontri hanno confermato come lo stesso fosse fortemente inserito in ambienti aventi  spiccata propensione camorrista, di qui la capacità e l’autorità per approvvigionarsi di ingenti quantità di droga sul mercato di Secondigliano (NA), attraverso l’opera di raccordo offerta da CANGIANO Franco (classe ’60) e CANGIANO Raffele (classe ’86), padre e figlio, e l’ausilio logistico dei fidati PIETRASANTA Emanuele (classe ’84) e BRISCHETTO Mariano (classe ’81), aventi il compito di trasportare la droga da Napoli a Roma, scortati da DE ROSA Armando (classe’ 80), peraltro avente la funzione di farsi consegnare dal MAGRÌ il corrispettivo in danaro della droga ceduta.

Parimenti, relativamente al gruppo facente capo al MICCONI, oltre ai segnalati consolidati collegamenti con ambienti di criminalità organizzata, le indagini del  G.I.C.O. di Roma hanno svelato come lo stesso si sia in diverse occasioni procurato significative partite di droga dal sicuro fornitore romano GENTILE Maurizio (classe ’62), attraverso l’intermediazione del teatino DI PRIMIO Francesco (classe ’57), per poi servirsi, come corrieri, dei romani CAMPO Gaetano (classe ’55) e DE SIMONE Daniele (classe ’75), incaricati del recapito dello stupefacente al destinatario abruzzese BICENTI Fabio (classe ’71).

A conclusione delle indagini, sono stati sottoposti a sequestro, in due operazioni eseguite a Roma, circa 5 chili di hashish e circa mezzo chilo di cocaina, che avrebbero fruttato sul mercato al consumo circa 100 mila euro.

 

 

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