03 Gennaio 2013 : FONTE – Marina Militare –
Terre lontane, mari d’oriente e una Nave, San Marco, flag ship dell’Operazione antipirateria NATO Ocean Shield, il cui nome rimembra il celebre mercante veneziano che proprio nello stretto di Hormuz vide una tappa del suo viaggio.
Dopo oltre settecento anni, proprio in questi luoghi, non può che essere un’emozione celebrare il Santo Natale a bordo di questo vascello, un pezzo d’Italia che solca i mari quale ambasciatrice indiscussa d’eccellenza, nella spettacolare cornice del porto di Dubai, tutti assieme, equipaggio e Comunità italiana residente negli Emirati Arabi Uniti.
“Vivendo esperienze come quelle che sto vivendo in questo periodo, mi rendo conto che questa professione ha davvero qualcosa di unico” queste le parole del Comune di I^ Classe Quarto.
Un Natale speciale, di lavoro, come l’ultima notte dell’anno, in navigazione nelle acque dell’Oceano Indiano dove, allo scoccare della mezzanotte, con un filo di malinconia ed un pensiero agli affetti più cari in Patria, ci si è scambiati gli auguri e si è brindato con un po’ di spumante e una fetta di panettone ma con un occhio sempre vigile a scrutare l’orizzonte, da buon marinaio. Poi, grazie al fatto che, per via del fuso orario, la mezzanotte in Italia è scattata 3 ore dopo, tutti si sono ritagliati un momento di tempo per raggiungere le rispettive famiglie via telefono.
Emozioni difficili da scordare.
Attività serrata e senza sosta sulla rotta per il nuovo anno anche il giorno di capodanno dove il Comandante della Task Force 508, Contrammiraglio Antonio Natale ha visitato l’Unità Turca Gokova, alle sue dirette dipendenze operative e da poco entrata a far parte del team antipirateria. E mentre l’Ammiraglio Natale visitava l’Unità si coglieva l’occasione per addestrare i rispettivi equipaggi a manovre cinematiche ravvicinate.
Un normale giorno di lavoro, insomma… quale migliore modo per aprire un nuovo anno.