Sequestrati 9 quintali di Hashish

22 ottobre 2012: FONTE-GdF-

Si è concluso con un maxi-sequestro di hashish l’intervento della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Torino che ha interrotto un canale di approvvigionamento dello stupefacente dal Marocco, attraverso la Spagna.

Cinque le persone arrestate: lungo l’autostrada A7, all’altezza di Dorno (PV), sono stati fermati l’autista dell’autoarticolato ed un altro soggetto che, con la sua autovettura, aveva il compito di scortare il carico lungo il tragitto; infine, sono stati individuati e bloccati i tre acquirenti incaricati del ritiro della merce al punto di incontro, a Trezzano sul Naviglio (MI).

Particolarmente ingegnoso il sistema di occultamento dello stupefacente, in un doppio fondo ricavato nel pianale del mezzo, cui si accedeva tramite un elevatore azionato con meccanismo a scomparsa. Non casuale la scelta del carico di copertura: fusti in plastica contenenti solvente, il cui odore serviva a coprire quello dell’hashish.

Non sono mancate fasi concitate durante l’intervento nel Comune del Milanese, quando, due dei fermati hanno tentato la fuga, speronando veicoli in sosta e rischiando di investire alcuni passanti. L’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti si è così arricchita, a loro carico, anche della denuncia di resistenza a pubblico ufficiale.

Considerato un prezzo medio di 10 euro al grammo, l’intera partita di droga sequestrata, una volta immessa in consumo, avrebbe fruttato all’organizzazione criminale circa nove milioni di euro.

Oltre allo stupefacente ed all’autoarticolato, sequestrate tre autovetture di grossa cilindrata, che, in base ad una specifica norma di legge, potranno adesso essere utilizzate dai Finanzieri impegnati nelle indagini antidroga.

L’attenzione degli investigatori si sposta ora sulle posizioni patrimoniali e finanziarie dei cinque arrestati (uno spagnolo, un bulgaro ed un marocchino, nonché due cittadini italiani, entrambi residenti nella provincia di Treviso, uno a Castelfranco Veneto, l’altro a Resana), per individuare ed aggredire le ricchezze eventualmente accumulate con i loro traffici illeciti.

 

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