Sequestrate due aree di oltre 10mila metri quadrati utilizzate come deposito di rifiuti speciali

28 agosto 2012: FONTE-G.d.F.- La salvaguardia della sicurezza economico-finanziaria di un Paese si assicura anche attraverso una serrata lotta ai crimini ambientali per la difesa del bene “ambiente e territorio”, che troppo spesso, in spregio ad ogni norma, viene utilizzato come fonte di risorse economiche dalle organizzazioni criminali.

Il Reparto Operativo Aeronavale di Napoli, attraverso la Sezione Aerea, in un periodo così delicato per la Regione Campania sul fronte incendi boschivi, ha disposto e coordinato una serie di attività di sorveglianza a mezzo sorvoli aerei e pattugliamenti in mare del litorale partenopeo.

In quest’ambito, nel corso di ricognizioni aeree, è stata individuata nel comune di Pisciotta, (SA) una vasta area, di circa 10.000 mq, dove si stava consumando l’ennesimo scempio ambientale: un costone a picco sul mare, in pieno Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, era utilizzato come sversatoio di rifiuti.

L’area, non visibile dal piano stradale, risulta inserita in un contesto naturalistico, sottoposto a vincolo paesaggistico, ed è circondata da diverse attività turistico-balneare.

Dopo approfondite indagini investigative, i finanzieri della Sezione Aerea, in coordinamento con i colleghi della Brigata di Camerota Marina e in collaborazione con i tecnici dell’A.R.P.A.C. (agenzia regionale protezione ambientale campana) del Dipartimento di Salerno e tecnici del Comune di Pisciotta, hanno effettuato l’accesso sull’area interessata, dove sono stati rinvenuti rifiuti speciali pericolosi e non, pari a circa 30.000 metri cubi: inerti provenienti da demolizione di edifici, veicoli fuori uso non bonificati, materiali ferrosi vari, tubazioni in plastica, pneumatici fuori uso, nonché onduline di eternit contenenti amianto, erano stoccati in spregio ad ogni norma.

Il proprietario del fondo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Salerno per la “realizzazione di discarica di rifiuti speciali pericolosi e non” in violazione dell’art. 256 – 3° comma del Decreto Legislativo n. 152/2006 e dovrà immediatamente avviare le procedure per la bonifica dell’area, al fine di ripristinare l’originario stato dei luoghi.

Le Fiamme Gialle, inoltre, hanno esteso i controlli anche all’attività turistica operante nei pressi della discarica e gestita dallo stesso proprietario del fondo, scovando, fra l’altro 7 lavoratori in nero, in violazione alle norme in materia contributiva.

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