Il nuovo sport del Terzo Mondo: rapire i Militari italiani

30 luglio 2012: Salgono a tre i Militari italiani rapiti all’estero. Il capo della sicurezza dell’Ambasciata italiana a Sana’a, nello Yemen, è stato rapito, questa volta non da uno stato canaglia come il Kerala ma, sembra, da una banda di banditi con agganci a Al Qaeda. Si tratta di un Carabiniere, Alessandro Spadotto, 29 anni, di San Vito al Tagliamento (Pordenone), in forza al 13° battaglione di Gorizia.

Spadotto è stato prelevato in un negozio nei pressi della sede diplomatica italiana, dove si trovava in borghese per fare degli acquisti personali.

Non si sa con certezza chi sia stato a catturarlo anche se, secondo fonti qualificate della sicurezza, i rapitori sarebbero un gruppo di criminali locali, senza apparenti legami con le cellule di Al Qaeda presenti nel Paese.

I servizi di sicurezza yemeniti hanno fatto sapere che l’italiano «è stato portato verso una destinazione sconosciuta», aggiungendo che è stata immediatamente aperta un’inchiesta per tentare di identificare i rapitori e di localizzare e liberare il carabiniere.

Una prima considerazione da fare è che la pratica, mai confermata ma che è un classico segreto di Pulcinella di pagare lauti riscatti ha messo nel mirino dei rapitori gli italiani, che siano Militari o civili, la seconda è che, purtroppo per Spadotto, della cosa si occuperà il ministro Terzi di Sant’Agata. Terremo le dita incrociate per lui, come siamo costrette a tenerle per i nostri due Fucilieri di Marina su cui è caduto il silenzio plumbeo delle Istituzioni e dei media.

Il Carabiniere atleta, Luca Tesconi, vincitore della prima medaglia italiana alle Olimpiadi di Londra, quella d’argento nella pistola da 10 metri, in un bel gesto di solidarietà ha dedicato il suo argento olimpico al collega rapito: «Esprimo il mio totale appoggio a lui e alla sua famiglia – ha detto il tiratore azzurro – e gli dedico in segno di solidarietà la mia medaglia d’argento, con l’augurio che possa presto riabbracciare i suoi cari».

 

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Commenti

1 commento

  1. Ormai con questa storia dei riscatti che paghiamo siamo diventati la preda preferita di pirati e terroristi.

    Sei Italiano? Allora ti sequestro. Sei Un militare Italiano? Chi se ne frega, sequestro anche te.

    In Italia se ti sequestrano ti bloccano tutti i beni e conti correnti. Infatti i sequestri in Italia sono pari a zero.

    Facciamolo anche per i connazionali che vengono sequestrati all’Estero, blocchiamo il portafogli dello Stato,perché solo in Italia si bloccano i beni delle famiglie dei sequestrati? vediamo un po’ se questo anomalo Business dei sequestri all’estero termina, io sono convinto di si.

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