L’Emilia raccontata dal Paracadutista Daniele Zinetti

25 luglio 2012: FONTE-ANPd’I Sezione di Carpi e Par. Daniele Zinetti. 4°/89 B.A.O. 13° GRACO Aquileia

29-05-2012…in questo giorno, la Regione Emilia-Romagna è stata gravemente ferita con l’ ultima forte scossa di terremoto, di magnitudo 5.9.

Qui inizia il racconto, tra favola e realtà, di un manipolo di volontari Paracadutisti, che fin dalle prime ore sucessive al sussulto decisivo, si sono adoperati per prestare il proprio soccorso e conforto a tutti coloro che necessitavano di ogni cosa, e che fino a qualche ora prima possedevano in abbondanza.
L’ “adunata” è partita dalla sezione ANPd’I (Associazione Nazionale Paracadutisti d’ Italia) di Carpi, che ha prontamente lanciato l’ appello a tutti i Paracadutisti d’ Italia in congedo che volessero aderire a questa iniziativa umanitaria a livello di “puro” volontariato e nulla più; ognuno attingendo alle proprie risorse psichiche, fisiche ed economiche nel tentativo di alleviare le sofferenze delle persone colpite dal sisma.
Presentatisi in molti per dare il proprio contributo, di età variabile tra i 19 ed 85 anni e con un turnover pressochè infallibile, sin dalle prime battute si sono prodigati in vari compiti; dal recupero beni in abitazioni inagibili (coordinati dai Vigili del fuoco), all ‘attività di antisciacallaggio e sicurezza nei centri storici più colpiti (coordinati dalla Protezione Civile ed in collaborazione con vari reparti di polizia), per finire ad attività di distribuzione beni di prima necessità in campi autonomi nelle varie periferie dei paesi, ove la Protezione Civile non fosse presente col suo massiccio, ma centrale appoggio.

I singoli racconti di questa esperienza, si perderebbero in luoghi comuni, frasi fatte strappalacrime, e quant’ altro possa sminuire ciò che è stato il lavoro di questi Volontari e che (nessuno spera) continuerà inevitabilmente per un periodo di tempo difficilmente quantificabile.
La disperazione degli Emiliani è almeno pari alla loro voglia di rialzarsi, il loro pianto è soffocato dalle loro stesse battute di spirito inneggianti al terremoto con ogni genere di appellativo ingiuriante ed offensivo, quasi fosse entità vivente…umana!
In uno spazio temporale di sei settimane, hanno già la voglia di distrarsi, come probabilmente l’ avrebbero avuta per distrarsi dal lavoro quotidiano, ma i segni che ha lasciato il passaggio del “Sig. Terremoto”, non saranno facilmente cancellati negli edifici, e tantomeno nella memoria di questa popolazione straordinaria.

Se posso esprimere una considerazione personale, ho notato che la divisa militare indossata da questo gruppo di Volontari (di cui faccio parte), ha suscitato nella popolazione due sentimenti contrapposti di amore-odio, a mio avviso dettati solamente da idee politiche, il che non ha nulla a che vedere in queste situazioni di emergenza. La politica, lasciamola fare ai politici…ci pensano già loro a far danni!
Un solo esempio su tutti:
i bambini non essendo ancora rovinati da ideali politici, sono i primi ad accettare tutto ciò che viene loro offerto, senza pensare ai “perchè”!
Katia, una splendida bambina di dieci anni che alloggia in un campo autonomo, ha ricevuto il suo regalo di compleanno anche dai Paracadutisti, sotto gli occhi stupefatti degli adulti, ma i suoi occhi esprimevano solo gioia e felicità per quel piccolo dono ricevuto da sconosciuti con uno “strano” abbigliamento.
Agli insulti di gente troppo convinta di una realtà che non è, non rispondiamo nemmeno!

“TENIAMO BOTTA”, narra la dicitura sulle 30.000 magliette vendute, il cui ricavato sarà devoluto a questa popolazione.
Terremo “BOTTA” pure noi, in sostituzione della Protezione Civile, che ormai stà rientrando nelle rispettive basi di appartenenza.

Paracadutisti sez. Carpi.

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