Sequestrati oltre 5000 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri

3 luglio 2012: FONTE-GdF-L’efficace dispositivo di controllo congiuntamente realizzato nel porto di Trieste dall’Agenzia delle Dogane e dai militari della Guardia di Finanza ha permesso di individuare un consistente traffico di tabacchi lavorati esteri provenienti dall’area balcanica, con conseguente sequestro di 5.658 chilogrammi di sigarette marca “fm”.

Il monitoraggio dei fattori di rischio, effettuato sui flussi mercantili di containers che interessano l’area portuale giuliana, ha consentito di tracciare i percorsi del t.l.e. indiziato di forti sospetti di contrabbando.

Le indagini svolte hanno evidenziato svariati segnali di allarme riconducibili, in primis, alla fittizia esistenza delle societa’ coinvolte nelle spedizioni, circostanza che induce a ritenere il mercato illecito nazionale ed europeo quale destinazione “naturale” del tabacco posto sotto sequestro.

Lo svuotamento dell’intero contenitore e la conseguente analisi della merce, condotta tanto sugli imballaggi quanto sulle confezioni di sigarette, ha permesso, atresi’, di rilevare l’apposizione del marchio made in italy.

Gli accertamenti scaturiti hanno, pertanto, condotto ad ipotizzare una falsa indicazione di provenienza, sanzionata dall’articolo 517 del codice penale relativo alla vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

Le indagini, difatti, non hanno fatto emergere alcuna giustificazione commerciale che comprovi la produzione italiana del tabacco, circostanza che aggiunge un sicuro pericolo alla salute dei consumatori.

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