Assad, il terrorismo e gli stati canaglia

19 luglio 2012: Mentre la Siria brucia un gioco di forza geopolitico da leggere con grande attenzione. Dietro la posizione pro-Assad di Cina e Russia non c’è solo la volontà di opporsi all’Occidente anche se, ovviamente, questa volontà esiste. Il vero problema della Siria è quello che avverrà dopo l’inevitabile crollo del regime di Assad. Pensare a un futuro democratico della Siria è sintomo di una ingenuità assoluta. Basta guardare la posizione della Siria nello scacchiere mondiale per capire come essa si trovi al centro di interessi convergenti.

Primo dei quali l’Iran, destinato a essere la potenza egemone del mondo islamico dopo l’eliminazione del suo arci-nemico Saddam Hussein, la destabilizzazione dell’Egitto e il progressivo defilarsi dell’Arabia Saudita. Il regime iraniano, costituzionalmente nemico delle libertà personali, del libero pensiero e chiuso in un persistente desiderio di purezza religiosa peraltro difficilmente condivisibile da visioni più tolleranti e aperte della religione musulmana, non sarà un avversario facile e neppure un buon vicino.

Oltre a essere un regime illiberale e retrivo, il suo atteggiamento nei confronti del terrorismo, al di là delle dichiarazioni di dissociazione, è quantomeno ambiguo, il suo odio feroce nei confronti di Israele, talmente odiato da essere chiamato non stato ma “entità sionista” è manifesto e altrettanto manifesto è il suo disprezzo per l’Occidente e i suoi costumi giudicati scandalosi dai suoi imam misogini.

Tutto l’entusiasmo nei confronti dei ribelli siriani, gente la cui agenda politica rimane un mistero, potrebbe rivelarsi tanto fuori luogo come lo fu, per gli ingenui servizi segreti americani, l’appoggio dato a Bin Laden e ai talebani mentre questi, tra una lapidazione a un’adultera e la distruzione di qualche vestigia storica, combattevano i russi.

Sicuramente Assad e la sua cricca sono dei cattivi soggetti, questo e fuor di dubbio, bisognerà però stare a vedere quando buoni saranno i soggetti che gli subentreranno.

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