17 luglio 2012: Mentre i nostri Fucilieri di Marina, nell’indifferenza del mondo libero, sono ostaggi dell’India in un processo farsa dove le prove sono state alterate o fabbricate al momento, la nave della Marina degli Stati Uniti USNS Rappahannock ha sparato e colpito un peschereccio indiano che non si era fermato quando gli era stato intimato l’alt.
L’episodio, avvenuto nei pressi del porto di Jebel Alì, vicino a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, ieri e la dinamica sembra essere quella di una deliberata provocazione da parte del peschereccio che ha ignorato segnalazioni radio, ottiche e colpi d’avvertimento e, alla fine, è stato colpito da raffiche di mitragliatrice calibro .50 che hanno ucciso un membro dell’equipaggio.
Naturalmente New Delhi ha subito arruffato le penne ma l’ambasciata statunitense a Dubai, pur esprimendo dispiacere per la vita del pescatore indiano, ha specificato che la USNS Rappahannock ha agito nel pieno rispetto delle regole d’ingaggio.
ho letto che l’india ha chiesto un’indagine!!! Ma noooo, magari facciamo un bel processo in India sequestrino la nave Militare Americana coinvolta, arrestino anche qualche militare delinquente che ha sparato e chiedano un po’ di soldi. Gli Indiani sanno dove vanno a pescare?? Quel tratto di mare è sempre stato molto a rischio, ma i pescatori indiani sembrano ignorare tutto questo, come ignorano le segnalazioni che gli vengono fatte prima di essere sotto tiro. Sarò un caso, ma gli Indiani pensano di essere una potenza mondiale tanto da prendere per i fondelli anche gli USA? avranno certamente pensato che il giochino fatto con gli Italiani potevano anche farlo con gli Americani. Adesso è cosa certa gli Indiani vanno fermati dalla Comunità internazionale. Essere una nazione emergente non significa prendere per i fondelli il mondo intero. Il nostro governo impari dagli Usa, mandare in missione dei propri Militari significa anche tutelarli e non farsi prendere per i fondelli.