Scoperta maxi frode fiscale per oltre 23 milioni di euro

2 luglio 2012: FONTE-GdF- La Compagnia della Guardia di Finanza di Gallarate, al termine di un’articolata e complessa indagine di Polizia Giudiziaria, coordinata dal sost. Proc. della Procura della Repubblica di Busto Arsizio ha scoperto un’ingente frode contributiva e fiscale perpretata da una società gallaratese operante nel settore rivestimento di pavimenti e di muri.

La società in questione, per poter adempiere a tutte le commesse che si era riuscita ad aggiudicare in tutto il nord italia utilizzava, come se fossero propri, centinaia di lavoratori, solitamente extracomutari, formalmente assunti da terze società compiacenti che sistematicamente omettevano di versare allo stato sia le imposte sui redditi che le ritenute previdenziali e contributive.

Nello specifico, tali società tutte riconducibili a soggetti partecipi della frode erano, di fatto, inesistenti e provvedevano a mascherare la costante somministrazione illecita di manodopera con delle fatture che non trovavano pero’ riscontro nella relativa dichiarazione dei redditi.

Così facendo, la società gallaratese aveva la possibilità di poter disporre di un incredibile numero di lavoratori senza dover sostenere alcun onere contributivo o previdenziale ad essi relativo che rimaneva, pertanto, esclusivamente a carico delle società fornitrici di manodopera irregolare e che di fatto non veniva mai versato.

Tali società, infatti, oltre ad omettere la presentazione della dichiarazione dei redditi, provvedevano sistematicamente a compensare gli importi dovuti per i dipendenti da loro formalmente assunti con inesistenti crediti iva.

Oltre a ciò, le varie società compiacenti utilizzate per attuare il citato sistema di frode, al fine di garantire un ulteriore vantaggio fiscale e competitivo, contribuivano altresì ad emettere fatture per operazioni inesistenti che l’azienda gallaratese utilizzava in dichiarazione per abbattere il reddito da sottoporre a tassazione.

Le indagini durate poco più di un anno hanno quindi consentito di scoprire e far cessare un vero e proprio sistema criminale capace di produrre ingenti danni sia allo stato, in quanto a minori entrate tributarie, sia ai lavoratori utilizzati per i quali, di fatto, non veniva versato alcun contributo, sia a tutte le altre aziende del settore che, non attuando il medesimo sistema, si venivano a trovare in una posizione di netto svantaggio competitivo.

Tutti i legali rappresentanti delle n. 13 coinvolte nella frode sono stati quindi denunciati per reati di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazioni dei redditi, indebita compensazione d’imposta, nonchè somministrazione ed utilizzo irregolare di manodopera.

Nei confronti della societa’ gallaratese e del suo legale rappresentante, è stato inoltre disposto il sequestro di beni mobili ed immobili per un valore di 4mln di euro circa, sparsi in tutto il territorio nazionale, tra i quali una maestosa imbarcazione di oltre 18 metri di lunghezza del valore di 1,2 mln di euro, una suntuosa villa sita nel varesotto e dotata di ogni genere di comfort oltre che altri immobili ubicati tra le province di trapani, genova e gallarate.

A tali beni va aggiunto altresi’ il sequestro disposto sempre dall’autorità giudiziaria dell’intero ramo d’azienda ceduto, ad indagini in corso, da parte della società gallaratese nei confronti di una nuova azienda, sita nel novarese da poco costituita proprio al fine di garantire la continuazione dell’attivita’ illecita.

Infine per la somministrazione ed utilizzo fraudolento di lavoratori l’Autorità Giudiziaria proposto per la successiva applicazione una multa per un totale di circa 4 mln di euro.

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