BRIGATA EUROPEA

01 giugno 2012: FONTE-Stato Maggiore Esercito-Si è avviata alle fasi conclusive l’esercitazione interforze multinazionale “European Wind 2012”, visitata oggi dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano.
Accolto a Gemona dal Comandante delle Forze Operative Terrestri, Generale Roberto Bernardini, il Generale Graziano, assieme alle delegazioni slovena e ungherese, ha visitato il Posto Comando dell’EUBG e l’ospedale da campo per poi raggiungere l’area di Artegna, dove i reparti in addestramento hanno effettuato un atto tattico dimostrativo, e concludere la visita presso il Gruppo di Supporto di Aderenza schierato a Osoppo.
Espressione delle capacità di Forza Armata, come ha ricordato il Generale Graziano citandola quale “esempio della professionalità delle truppe italiane e della loro capacità d’integrazione con gli eserciti alleati”, è comandata dal Generale Giovanni Manione che si avvale dello Stato Maggiore della Multinational Land Force, Brigata trinazionale (Italia, Slovenia e Ungheria) su base della Brigata alpina “Julia” con la quale condivide il Quartier Generale, a Udine.
L’EUBG, con la piena capacità operativa conseguita nell’esercitazione, dal primo luglio sarà lo strumento militare di pronto impiego a disposizione dell’Unione Europea: una struttura non permanente ma “pronta su chiamata”, in grado di intervenire in un raggio di 6.000 chilometri da Bruxelles con un tempo di reazione di 5-10 giorni e fino a quattro mesi di autonomia. Ad essa sono assegnati i compiti sanciti dagli accordi di Petersberg: operazioni ad alta intensità (separazione con la forza delle parti in conflitto) e azioni di supporto umanitario (humanitarian aid).
Composta da circa 2.000 militari italiani, in gran parte della “Julia”, e oltre 400 ungheresi e sloveni, si articola su un’unità di manovra multinazionale a livello reggimento, su reparti di “combat support” (artiglieria, genio, difesa NBC, intelligence, elicotteri, forze speciali) e di “combat service support” (tra gli altri, il reggimento logistico di manovra e l’ospedale da campo), in grado di sostenerla anche a grandi distanze di intervento.

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