01 giugno 2012: Soldi facili per L’India, per altri 286.000 euro La Corte Suprema del Kerala ha concesso la libertà su cauzione (10 milioni di rupie, circa 143mila euro ciascuno) ai due marò accusati di aver ucciso due pescatori indiani.
Dopo quasi cento giorni di attesa, dopo che la Suprema Corte Indiana di New Delhi il 10 maggio aveva imposto allo Stato del Kerala di trasferire i due Fucilieri di Marina in un luogo che non fosse il carcere venerdì 25 maggio Massimiliano Latorre e Salvatore Girone venivano trasferiti dalla prigione di Trivandrum all’ex riformatorio di Kochi, richiesta avanzata dal Team Diplomatico Italiano fin dai primi giorni dell’arresto facendo leva proprio sullo Status dei nostri Militari, struttura che gli Indiani hanno deliberatamente individuato dopo tre mesi con la scusa che trovare una soluzione alternativa con adeguate misure di sicurezza occorreva del tempo.
Dopo cento giorni, tra rinvii per elezioni, per ferie e rimbalzi di decisioni tra la La Corte Suprema del Kerala e la Suprema Corte Indiana di New Delhi e tra Governo di New Delhi e lo Stato del Kerala abbiamo ottenuto soltanto dietro cauzione l’allargamento di dieci km del giardino dell’ex riformatorio di Kochi. La Suprema Corte del Kerala ha anche disposto infatti che Massimiliano Latorre e Salvatore Girone dovranno presentarsi ogni mattina tra le 10 e le 11 e ogni qual volta sarà richiesto al posto di polizia. Inoltre non potranno allontanarsi dalla città, dovranno essere sempre reperibili attraverso il cellulare e saranno obbligati a indicare due garanti indiani, non cercare di manomettere le prove e di intimidire i testimoni.
Per ottenere la scarcerazione su cauzione il rappresentante del governo del Kerala ha dovuto rinunciare alla applicazione della Convenzione ‘Sua Act . Era proprio la pretesa di voler far processare Massimiliano Latorre e Salvatore Girone come Terroristi l’ostacolo principale per ottenere la fine della carcerazione giudiziaria, un piccolissimo cavillo politico e giudiziario che gli Indiano hanno abilmente usato per umiliare i nostri Militari sbattendoli in galera.
Sempre la Corte Suprema del Kerala che nel frattempo ha respinto per l’ennesima volta il ricorso italiano sulla giurisdizione e ha condannato il governo italiano e le famiglie dei due pescatori uccisi a pagare un ammenda per aver raggiunto un accordo extragiudiziale in merito all’incidente che ha coinvolto Massimiliano Latorre e Salvatore Girone . Il governo italiano dovrà pagare 200 mila rupie oltre 1.400 euro, mentre i familiari dei due pescatori sono stati multati di 10 mila rupie ciascuno circa 144 euro.
E’ stata fissata anche in modo rapido l’inizio del processo a carico di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone una prima udienza preliminare si terrà sabato prossimo presso il Tribunale di Kollam e il “primo ministro” dello Stato del Kerala, Oommen Chandy, comunque, ha respinto al termine del consiglio dei ministri tenutosi a Trivandrum qualsiasi ipotesi di cedimento rispetto alla linea di fermezza mantenuta fino ad oggi nei confronti dei Fucilieri di Marina aggiungendo che i loro tribunali sono liberi e corretti e hanno concesso la libertà con condizioni molto duri.
A giudicare dai soldi che hanno preteso in circa 100 giorni, dalle perizie balistiche manomesse, alla poca collaborazione che hanno avuto con la diplomazia Italiana alle ripetute e volute perdite di tempo tra elezioni e vacanze e adesso anche la stranissima rapidità con cui vogliono iniziare il processo non si direbbe.
Il “primo ministro” Oommen Chandy ha voluto e con lui i suoi tribunali deliberatamente tenere in galera Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non novanta giorni come previsto dalle loro leggi ma ben oltre senza aderire alla richiesta Italiana di trasferire i due Fucilieri di Marina in un luogo che non fosse il carcere richiesta avvallata anche dal suo Governo centrale giustificandosi che serviva un luogo adatto e sicuro.
Sicuramente la fretta del “primo ministro” Oommen Chandy e dei suoi tribunali di aprire subito il processo incassando molti soldi prima per una finta libertà su cauzione quella che possiamo tranquillamente definire “allargamento del giardino di detenzione dell’ex riformatorio di Kochi ” è dovuta al fatto che al 26 di luglio La Suprema Corte Indiana deve dare una risposta sulla legittimità costituzionale dell’arresto dei due Fucilieri di Marina, il”primo ministro” Oommen Chandy vuole chiudere il processo prima di quella data condannando Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Poi ci penserà La Suprema Corte Indiana di New Delhi a rimpatriarli in Italia passandola come una mezza grazia.
Non sono gli Italiani che manomettono le prove, quelle le hanno manomesse già da tempo gli indiani e lo hanno già ampiamente dimostrato vendendole ai giornali Indiani e ma mai date al Team Italiano che difende Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, non sono gli Italiani che intimidiscono i testimoni quello probabilmente lo farà lo Stato canaglia del Kerala che cercherà di impedire in ogni modo di trovare dei garanti indiani come richiesto dalla Corte Suprema del Kerala ed una sistemazione diversa da quella dell’ex riformatorio di Kochi.
Vale la pena ricordare che qual giorno fa un volenteroso cittadino Indiano originario del Kerala residente in Italia si è offerto di dare in garanzia un terreno per la concessione della libertà dietro cauzione di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone convinto che negare la libertà su cauzione fosse una decisione ingiusta preoccupato anche delle conseguenze negative per i molti Indiani presenti sul territorio Italiano. Il Popolo Italiano e le Forze Armate Italiane non sono lo stato Federale del Kerala ma se le relazioni Diplomatiche e di amicizia dovessero subire una incrinatura mettendo in difficoltà i cittadini Indiani presenti in Italia quest’ultimi dovranno sicuramente ringraziare il proprio Governo per aver voluto creare per scopi politici ed economici questa falsa situazione. Gli Italiani sanno distinguere il buono dal cattivo e sappiamo bene che gran parte del popolo Indiano è fatto di ottime persone vittime anche loro della falsità del loro Governo.
Voto zero allo Stato Federale del Kerala che dimostra di essere uno stato di veri pirati senza scrupoli. Voto dieci a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone per la grande prova di pazienza e dignità!!!
Francesco Marraffa