India: Rifiutata la giurisdizione italiana

29 maggio 2012: La cosidetta “Alta” corte del Kerala ha rigettata l’istanza italiana per ottenere la giurisdizione sul caso dei nostri Fucilieri di Marina rapiti dalla polizia corrotta del Kerala e tenuti prigionieri e ostaggi in spregio a qualsiasi legge. Secondo i giudici prezzolati del Kerala i nostri Fucilieri di Marina, impegnati in missione anti pirateria, avrebbero aperto il fuoco senza un ordine del comandante e quindi non avrebbero diritto a essere giudicati in Italia.

A questa ultima buffonata, ennesimo insulto all’Italia, è auspicabile che la finora inutile diplomazia italiana, risponda adeguatamente.

Sarebbe ora che perfino il governicchio dei tecnici rinunciasse a muoversi con cautela per la paura di frizioni con la nascente economia indiana. Il denaro, cari tecnici, non è tutto,. c’è anche l’Onore e il Cuore.

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Commenti

1 commento

  1. Questa indegna, inammissibile, indecente, inaccettabile situazione altro non rappresenta, purtroppo, che la totale mancanza di credibilità della nostra Patria.
    Senza scomodare Legione Straniera, US ARMY, IDF, è davvero inutile pensare cosa sarebbe successo a qualsiasi altro militare di una qualsiasi altra nazione; come minimo non sarebbe costretto agli arresti in India, ma orgogliosamente nel suo paese dopo avere compiuto il suo dovere. Al quale peraltro disattende un fior, almeno tale ritenuto, di militare ora seduto sullo scranno più altro del Ministero dela Difesa; un sussulto, appunto, di Onore e di Cuore, gli imporrebbe a questo di dimettersi.
    Gli italiani che ancora fanno dell’Onore, della Dignità, del Cuore cardini ineliabili, gradirebbero.
    Paolo Comastri

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