18 Maggio 2012: Da diverse fonti, tra cui i telegiornali, apprendiamo che la polizia corrotta dello stato canaglia del Kerala, di cui è complice il governo dell’India, accusa i nostri due Fucilieri di Marina, ostaggi da quasi tre mesi dopo un rapimento e un atto di pirateria ai danni di una nave italiana da parte della polizia del Kerala, di Omicidio, Tentato Omicidio, Azioni comportanti danni a Terzi e, ciliegina sulla torta, ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE.
Essendo, al momento del loro rapimento, i due Fucilieri di Marina, “organi dello Stato italiano”, in servizio e in uniforme e agendo nell’ambito della loro missione allora l’esplicita accusa è che le Forze Armate italiane sono una associazione per delinquere.
L’inutile sottosegretario De Mistura, almeno, ha smesso di fare inchini a mani giunte ma ha avuto l’incompetenza e l’impreparazione per fare la seguente dichiarazione al Vescovo di Trivandum: “nella peggiore delle ipotesi in questa vicenda i nostri militari sono incorsi in uno sfortunato, non voluto, incidente, che quindi esclude totalmente la possibilità di omicidio volontario”. Nel peggiore dei casi – ha concluso – si tratterebbe di una sospetta uccisione involontaria di persone che essi avevano per errore temuto fossero pirati”.
Dal momento che le prove fabbricate dalla polizia del Kerala sono palesemente e spudoratamente false, come anche falsa è la posizione della nave italiana al momento dell’uccisione dei due indiani che forse erano pescatori e forse no e che comunque non potevano in nessun caso essere uccisi dai nostri Militari, le parole di De Mistura non fanno altro che portare acqua al mulino dei nemici dell’Italia.
Comunque De Mistura ha tenuto a informare l’opinione pubblica di essere stato freddino nei confronti dei rapitori dei nostri Fucilieri di Marina, non c’è che dire: siamo in buone mani!