India, 16 Aprile: Lo stato canaglia del Kerala, con la complicità del governo dell’India, continua la sua provocazione nei confronti dell’Italia. I nostri Fucilieri di Marina, prigionieri di una guerra non dichiarata, dovranno subire altre due settimane di prigionia e, in queste due settimane, la polizia e il sistema giudiziario corrotto del Kerala potrà fabbricare altre prove, cosa che ha continuato a fare con una spudoratezza pari solo alla loro imperizia.
Prosegue anche il balbettare del Ministro Terzi e di tutto il governo dei cosiddetti tecnici che non è riuscito neppure a formulare una decisa e circostanziata protesta e, soprattutto, non è riuscito a ottenere né dall’Europa né dai paesi NATO una nota di biasimo nei confronti dell’atto di pirateria e di terrorismo compiuto dal Kerala e dall’India.
Tutto il mondo politico si associa all’imbarazzato silenzio del Governo e del Presidente della Repubblica che non ha mancato di stigmatizzare gli striscioni a sostegno dei nostri Fucilieri di Marina.