India: lo stato canaglia del Kerala falsifica le prove contro i nostri Militari

10 Aprile, India: Lo stato canaglia del Kerala, sponsor della pirateria che infesta le sue coste, ha fatto dichiarare dalla sua polizia che le prove balistiche confermerebbero che le armi che hanno ucciso i supposti inermi pescatori sono quelle sequestrate durante l’arrembaggio e l’atto di pirateria compiuto dal governo del Kerala, con la complicità del governo centrale dell’India, ai danni della nave italiana Enrica Lexie.

In precedenza la polizia del Kerala aveva dichiarato che l’arma che avrebbe sparato non si trovava e che quindi i nostri Militari avrebbero potuto averla gettata in acqua o nascosta a bordo della nave su cui sono ancora ostaggi l’equipaggio e altri quattro Fucilieri di Marina italiani.

E’ evidente che le prove balistiche sono state truccate allo scopo di perseguire nel tentativo di fare passare un atto di pirateria per un sequestro giudiziario, oltretutto illegittimo e effettuato in spregio alle leggi internazionali.

 

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Commenti

1 commento

  1. Che gli Indiani fossero dei bugiardi in malafede era chiaro da più di un mese.

    Fino alla scorsa settimana l’arma non si trovava, adesso le loro prove balistiche dicono il contrario.

    Sono settimane che dico che gli Indiani ci stanno prendendo per i fondelli, che avrebbero truccato le prove.

    Adesso?

    Adesso il nostro Governo deve agire in modo duro, le relazioni diplomatiche devono essere chiuse immediatamente, il Governo Indiano non è amico.

    Qui i veri pirati sono loro, lo hanno dimostrato dal primo giorno con tanto di sequestro di Militari in Divisa in missione antipirateria per conto dello Stato Italiano.

    Governo Italiano dove sei ??

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