Brindisi, riciclaggio sacra corona unita: la Guardia di Finanza arresta 19 soggetti e sequestra beni per 19 milioni di euro

04 marzo 2013: FONTE-GdF Comando Provinciale di Brindisi-

Militari del Nucleo di Polizia Tributaria Guardia di Finanza di Brindisi, dalle prime luci dell’alba, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 soggetti, di cui 9 in carcere e 10 ai domiciliari, nonché provvedimenti di sequestro di beni, emessi, rispettivamente, dal G.I.P. del Tribunale di Lecce e dal Tribunale di Brindisi, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Lecce.

I soggetti colpiti dai provvedimenti restrittivi rispondono, a vario titolo, dei reati di trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita  con l’aggravante di aver agito anche al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa denominata S.C.U., bancarotta fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle hanno riguardato un elemento di spicco della frangia brindisina della Sacra Corona Unita, già in carcere per fatti di mafia e traffico di sostanze stupefacenti, risultato avvalersi di prestanomi, professionisti e società compiacenti, al quale l’organizzazione aveva affidato il compito di reinvestire i proventi illeciti nell’economia legale.

Inoltre, le Fiamme Gialle, stanno eseguendo:

–     sequestro preventivo, sempre ai sensi della normativa antimafia, di beni del valore complessivo di 3,6 milioni di euro, fra cui una villa di pregio, terreni edificabili ed autovetture;

–     sequestro per equivalente, in ragione dei reati fiscali, pari a 190 mila euro;

–     sequestro anticipato, di circa 15 milioni di euro, riguardante quote e compendio aziendale di due imprese operanti nella raccolta autorizzata di scommesse e giochi on line  e distribuzione di videopoker presso esercizi pubblici.  Le indagini  hanno dimostrato come le stesse fossero in posizione di contiguità con la S.C.U, avendone  agevolato le attività imprenditoriali delle imprese di proprietà del principale arrestato.

Tra queste figura una nota impresa con più di mille centri affiliati sul territorio nazionale, che sviluppa un volume d’affari superiore a 300 milioni

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