Otto arresti a Roma per false verifiche fiscali e traffico internazionale di droga

18 febbraio 2013: FONTE-Comando Provinciale GdF di Roma-

I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno arrestato questa mattina otto persone per reati di concussione, truffa aggravata e traffico internazionale di stupefacenti, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma. Gli indagati sono invece nel complesso sedici. Numerose anche le perquisizioni locali e personali eseguite nel corso dell’operazione, che ha visto impiegati 200 finanzieri tra il Lazio e la Calabria.

Le indagini, svolte dal Nucleo Polizia Tributaria di Roma e coordinate della locale Procura della Repubblica (Sost. Proc. dott. Paolo IELO e dott. Luigi FEDE), hanno fatto luce su una serie di attività illecite aventi quale comune denominatore il consulente del lavoro GRASSI Alessandro, oggi arrestato.

La prima vicenda disvelata dalle indagini delle Fiamme Gialle riguarda una concussione perpetrata dal GRASSI, unitamente ad altri complici, tra cui un funzionario dell’Agenzie delle Entrate ora in pensione (tratto in arresto), nei confronti dell’imprenditore Tommaso DI LERNIA, noto per essere stato coinvolto nell’inchiesta “ENAV-FINMECCANICA”, svolta sempre dalla Procura della Repubblica di Roma, in qualità di amministratore della PRINT SISTEM S.r.l., società alla quale la SELEX SISTEMI INTEGRATI S.p.A. sub-appaltava i lavori affidati dall’ENAV.

In particolare, è stato appurato che il GRASSI si è finto funzionario del Fisco e, con i propri complici, ha inscenato una falsa verifica fiscale nei confronti della società del DI LERNIA, per poi indurre l’imprenditore a pagare una “tangente” di 750.000 Euro per ottenere un “ammorbidimento” del controllo. Controllo che però non era reale, bensì del tutto simulato.

La vicenda era giunta all’attenzione degli investigatori a distanza di poco tempo, quando l’Agenzia delle Entrate aveva effettivamente avviato una vera verifica fiscale nei confronti della PRINT SISTEM S.r.l., facendo così emergere la totale falsità dell’ispezione precedente e dando avvio alle indagini.

Un’analoga attività truffaldina è stata invece smascherata dalla Guardia di Finanza proprio nel suo svolgersi. In questo caso GRASSI Alessandro aveva individuato la propria vittima in un imprenditore che conosceva bene, trattandosi di un cliente del suo studio. Dopo aver istruito alcuni suoi sodali, che ancora una volta si sono presentati all’imprenditore spacciandosi per funzionari dell’Agenzia delle Entrate e simulando un’ispezione tributaria, il GRASSI ha immediatamente manifestato all’imprenditore la possibilità di alleggerire le potenziali conseguenze del controllo pagando una “mazzetta”, in realtà intascata da lui e dai suoi compartecipi.

Nell’occasione il GRASSI ed i suoi complici (di cui 4 tratti in arresto) avevano predisposto tutto il necessario per trarre in inganno l’imprenditore, facendo apparire come veritiera la verifica fiscale. Erano stati infatti predisposti tesserini di riconoscimento contraffatti dell’Agenzia delle Entrate; erano stati redatti verbali di verifica ad hoc e, addirittura, i falsi funzionari dell’Amministrazione Finanziaria avevano anche proceduto ad acquisire la documentazione contabile dell’impresa, manifestando l’esigenza di un esame approfondito della contabilità. Proprio la procedura che sarebbe stata seguita da verificatori genuini.

Come se non bastasse, nel corso delle indagini emergeva come il GRASSI Alessandro costituisse anche il terminale di uno strutturato gruppo criminale, composto perlopiù da soggetti di origine calabrese, provenienti da Africo (RC) ma da tempo trapiantati nella Capitale, attivo nell’importazione di ingenti quantitativi di droga dai Caraibi (Santo Domingo).

In particolare, gli indagati stavano organizzando il trasporto di un grosso carico di cocaina (per il quale avevano già versato ai narcos un acconto di 700.000 euro) attraverso un aeromobile noleggiato, che sarebbe dovuto giungere presso lo scalo romano di Campino, per poi rifornire le piazze di spaccio di Roma e Milano.

L’illecito programma criminoso, tuttavia, è stato sventato dall’operazione di oggi che ha comportato la cattura oltre che del professionista anche dei suoi tre sodali calabresi (PALAMARA Salvatore e Bruno e TALIA Antonio).

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