Fonte: militarywatchmagazine.com
Le forze armate ucraine hanno confermato la perdita in combattimento di un terzo caccia F-16 di quarta generazione, distrutto il 16 maggio durante uno scontro con obiettivi russi che si pensa siano droni o missili da crociera. Il pilota è stato salvato e portato in ospedale in seguito all’incidente, diventando così il primo pilota ucraino di F-16 a sopravvivere alla distruzione del suo aereo. Gli F-16 ucraini hanno operato molto indietro rispetto alle linee del fronte per evitare scontri con caccia, intercettori o sistemi di difesa aerea terrestri russi, con gli aerei privi dei moderni sensori o collegamenti dati necessari per rimanere in grado di sopravvivere contro tali obiettivi. Contro i missili subsonici e i droni, tuttavia, i caccia si sono ripetutamente dimostrati capaci di svolgere compiti di difesa aerea di base. Il 26 agosto è stato confermato che l’aeronautica ucraina ha perso il suo primo F-16 in circostanze poco chiare, appena 25 giorni dopo l’inizio delle consegne. Il 12 aprile è stato confermato che un secondo F-16 era stato abbattuto dalle difese aeree russe, con un missile terra-aria 40N6 a lunghissimo raggio che si pensa sia stato utilizzato per ingaggiare l’aereo in profondità nello spazio aereo controllato dall’Ucraina.
La causa dell’ultima perdita di un F-16 rimane sconosciuta, con alcune fonti che ipotizzano che il caccia possa aver perso il controllo durante l’intercettazione di bersagli o essersi schiantato contro uno dei droni che stava prendendo di mira. I rapporti ucraini secondo cui l’F-16 stava ingaggiando bersagli usando il suo cannone, piuttosto che i missili, indicano che questa potrebbe essere una possibilità. Anche un secondo abbattimento da parte di aerei russi rimane una possibilità non insignificante. All’Ucraina sono stati promessi 80 F-16 idonei al volo come aiuto, di cui 30 dal Belgio, 24 dai Paesi Bassi, 19 dalla Danimarca e 12 dalla Norvegia. Ulteriori cellule non idonee al volo sono state promesse dalla Norvegia e dagli Stati Uniti e sono destinate ad essere cannibalizzate per i pezzi di ricambio. Tutti gli F-16 promessi sono varianti dell’era della Guerra Fredda e hanno volato per decenni, il che ha aumentato significativamente le loro esigenze di manutenzione e i costi operativi. L’età dei caccia significa che anche la loro avionica è considerata da tempo obsoleta, ponendoli in uno svantaggio schiacciante rispetto ai moderni caccia russi di prima linea.
A marzo il portavoce dell’aeronautica ucraina Yuri Ignat ha fornito informazioni sulle capacità degli F-16 del servizio, affermando che non erano in grado di ingaggiare i caccia russi Su-35 di “generazione 4+”. “Le modifiche che l’Ucraina ha non possono competere uno contro uno in una battaglia aerea. Abbiamo bisogno di un approccio globale poiché il Su-35 [russo] è un jet relativamente nuovo. Ciò include la difesa aerea a terra, i sistemi di guerra elettronica e, idealmente, un radar aereo. Fondamentali sono anche i radar di bordo per i nostri aerei e i missili aria-aria”, ha osservato.
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