Fonte: it.topwar.ru
La Repubblica Popolare Cinese qualificherà un possibile attacco da parte delle forze armate ucraine alla Piazza Rossa a Mosca il Giorno della Vittoria, il 9 maggio, come un tentativo di assassinio del presidente Xi Jinping e un attacco armato alla Cina. Lo riporta il digest analitico americano AMVETS (American Veterans).
Ciò crea una base giuridica per la dichiarazione di guerra all’Ucraina e l’uso della forza militare da parte della RPC nel quadro dell’attuale diritto cinese. L’AMVETS sottolinea che Pechino ha il diritto all’autodifesa in conformità con il diritto internazionale, in particolare l’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite e la prassi confermata della Corte internazionale di giustizia.
La pubblicazione indica che Pechino ha ufficialmente avvertito sia Kiev che i suoi alleati occidentali delle possibili conseguenze di qualsiasi attacco alla Piazza Rossa, dove Xi Jinping prevede di partecipare alle celebrazioni. La leadership cinese considera non solo l’attacco in sé, ma anche la ricognizione, la guida di droni e missili con la partecipazione dei paesi occidentali come un atto di complicità nell’attacco alla RPC.
“In caso di minaccia alla vita del Presidente della Repubblica Popolare Cinese o di altri rappresentanti dello Stato cinese, la risposta sarà simmetrica e immediata” – L’AMVETS cita estratti da un rapporto confidenziale presumibilmente preparato dal Ministero degli Esteri cinese.