GUARDIA CIVIL SMANTELLA UN’ORGANIZZAZIONE CHE UTILIZZAVA MOTO D’ACQUA PER INTRODURRE L’HASHISH DI CEUTA

Fonte: Ministero del’Interior – Spagna

L’organizzazione ha utilizzato sia i porti turistici che le spiagge della Costa del Sol e Capo di Gibilterra per effettuare le spedizioni tramite imbarcazioni da diporto e moto d’acqua. 20 persone sono state arrestate e più di quattro tonnellate di hashish sono state sequestrate

La Guardia Civile, nell’ambito dell’operazione “BRAVE”, ha smantellato un’organizzazione criminale dedita al traffico di hashish attraverso l’utilizzo di imbarcazioni da diporto e moto d’acqua. In totale sono state indagate 51 persone, di cui 20 sono state arrestate e sono state sequestrate più di quattro tonnellate di hashish, 122 grammi di cocaina, cinque barche da diporto, quattro moto d’acqua e cinque veicoli.

L’indagine è iniziata nel settembre 2021 quando è diventata nota l’esistenza di un’organizzazione dedita all’introduzione dell’hashish. La maggior parte dei suoi membri viveva a Ceuta, aveva la collaborazione di altri residenti in Algeciras e aveva un tenore di vita elevato tale da non corrispondere al loro reddito.

L’organizzazione criminale ha utilizzato due metodi per svolgere i suoi nascondigli: “l’ancoraggio” e tramite imbarcazioni da diporto.

La prima prevedeva che una barca partisse dalle coste del Marocco con la sostanza narcotica e venisse lasciata alle coordinate precedentemente concordate con la persona che avrebbe prelevato la droga. A quel punto i membri dell’equipaggio lanciavano i fasci di hashish attaccati a un peso – localizzando il posto con una boa marina – che sarebbero stati  successivamente recuperati da una barca utilizzata dall’organizzazione che salpava verso il punto concordato.

L’altro metodo utilizzato dall’organizzazione consisteva nell’utilizzo di imbarcazioni da diporto che, data la loro apparenza di legalità, navigavano tra i porti turistici di Ceuta e Capo di Gibilterra. In questo modo hanno sfruttato il volume delle navi che transitano quotidianamente tra questi porti per nascondersi.

L’organizzazione indagata utilizzava le imbarcazioni da diporto per caricare le sostanze a Ceuta e navigare fino ad avvicinarsi alla costa della penisola. A volte scaricavano la droga direttamente sulla spiaggia e altre volte la trasbordavano sulle moto d’acqua dell’organizzazione.

Una volta effettuata la spedizione o il trasbordo, la barca tornava al porto, approfittando dell’afflusso di questo tipo di barche turistiche per mescolarsi tra loro ed eludere così il controllo della polizia.

Le barche da diporto avevano motori potenti da 150 CV a 300 CV e, essendo di lunghezza ridotta, risultavano abbastanza potenti da trasportare una notevole quantità di droga. L’uso delle moto d’acqua rendeva estremamente difficile l’inseguimento causa la loro grande manovrabilità in acqua.

In totale, sono state effettuate 11 perquisizioni in varie case e fattorie dei comuni di Algeciras e Los Barrios, nella provincia di Cadice, e nella città autonoma di Ceuta, dove sono stati sequestrati computer, telefoni cellulari a attrezzature varie.

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