PRESTANO DENARO CON TASSI USURAI E MINACCIANO VITTIME. TRE MISURE CAUTELARI.

Fonte: Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma

Si comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che il 19.05.2022 i miliari della Tenenza di Guidonia hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misura cautelare a carico di 3 soggetti italiani, poiché fortemente indiziati del reato di usura ed estorsione in concorso: un uomo di 81 anni ed uno di 46 sono finiti agli arresti domiciliari ed uno di 54 anni è stato sottoposto ad obbligo di dimora nel comune di residenza.

La misura emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale è scaturita all’esito di un’indagine diretta dal Pubblico Ministero della Procura di Tivoli, svolta dai Carabinieri della Tenenza. Le indagini erano state avviate dalla denuncia di un giovane di Guidonia che, trovandosi in grave difficoltà economica a causa di debiti di gioco, si era rivolto a soggetti del posto al fine di ottenere un prestito.

Gli stessi avevano concesso una somma di 1.600 Euro, imponendo la restituzione con un tasso del 20% mensile, ritenuto usurario secondo i dettami di legge; la vittima inoltre, era stata raggiunta in più occasioni da gravi minacce per la sua incolumità.

I militari dell’Arma, dopo accurate indagini, riuscivano a ricostruire la vicenda raccogliendo diversi elementi indiziari, opportunamente rimessi alle valutazioni del Pubblico Ministero.

Veniva inoltre accertato un ulteriore caso analogo che vedeva quale vittima un altro soggetto residente a Tivoli, il quale anch’egli rivoltosi all’indagato per ottenere un prestito di 1.200,00 Euro, si vedeva imposta la restituzione di una somma alla quale veniva applicato l’interesse del 20% mensile.

Anche in questo caso la vittima era stata oggetto di comportamenti minacciosi da parte degli indagati, che l’avrebbero intimidito tramite pedinamenti e messaggi minatori.

@Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma

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