MISSIONE IN AFGHANISTAN: GEN ZANELLI INCONTRA L’AMBASCIATORE AUSTRALIANO

29 Marzo 2021: FONTE – Stato Maggiore Difesa –

Il Vicecomandante della missione NATO in Afghanistan Resolute Support (RS), Generale di Corpo d’Armata dell’Esercito Italiano Nicola Zanelli, ha incontrato l’Ambasciatore Australiano in Afghanistan, Paul Wojciechowski, e il Comandante della Joint Task Force (JTF) 633, Contrammiraglio Michael Rothwell della Royal Australian Navy.

All’incontro, svolto a Camp Resolute Support e al quale ha partecipato anche il Gen. B. Todd Ashurst dell’Australian Senior National Representative nella missione RS, si è discusso della situazione operativa in Afghanistan e della cooperazione tra il contingente nazionale italiano e australiano.

L’Ambasciatore Wojciechowski ha apprezzato il lavoro svolto dai militari impegnati nella missione RS per migliorare la funzionalità e la capacità di autosostenersi delle Afghan National Defence Security Forces (ANDSF) per provvedere autonomamente alla salvaguardia del paese e dei propri cittadini.

Il Generale Zanelli e il Contrammiraglio Rothwell, che quale Comandante della JTF 633 ha la responsabilità delle truppe australiane dispiegate in Medio Oriente, hanno espresso reciprocamente parole di stima per il lavoro svolto dai soldati asutraliani e italiani.

Sono circa 9500 i militari della NATO, provenienti da 36 Paesi Alleati e partner, impegnati nell’addestramento, la consulenza e l’assistenza delle ANDSF nell’ambito della Missione RS.

La Australian Defence Force contribuisce alla Missione RS con circa 80 uomini e donne che si occupano del train, advise and assist (TAA) delle ANDSF e ricoprono posizioni di staff ai vari livelli ordinativi.

militari italiani sono oltre 800, impiegati a Herat, alla guida del Train, Advise and Assist Command West (TAAC-W), e Kabul, nell’ambito del Comando della missione stessa

Partecipazione delle Forze Armate italiane alla missione Resolute Support

Le Forze Armate italiane partecipano alla missione Resolute Support, iniziata nel 2015 in seguito alla chiusura di ISAF (International Assistance Security Force), con un contingente di circa 800 militari.

La missione, che si differenzia da ISAF in primo luogo per essere di tipo “no combat”, è incentrata sull’addestramento, la consulenza e l’assistenza in favore delle Afghan National Security Forces (ANSF) e delle istituzioni afgane e ha lo scopo di migliorarne la funzionalità e la capacità di autosostenersi. 

© STATO MAGGIORE DIFESA

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