MISSIONE IN LIBANO: DONATI SISTEMI DI VIDEOLARINGOSCOPIA

07 Gennaio 2020: FONTE – Stato Maggiore Difesa –

 

Le apparecchiature andranno ad aggiungersi ai macchinari già presenti all’interno dei reparti di anestesia e rianimazione degli ospedali della municipalita di Bint Jbeil, Tibnin e Tiro

 

Tre innovativi sistemi di videolaringoscopia, utili alla visualizzazione chiara e in tempo reale delle vie aeree di un paziente, sono stati donati dal contingente italiano delle Nazioni Unite schierato nel Libano del Sud (Unifil) ai reparti di anestesia e rianimazione degli ospedali di Bint Jbeil, Tibnin e Tiro, importanti centri di riferimento nel paese per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Le apparecchiature, che andranno ad integrare e potenziare la strumentazione in dotazione ai tre presidi sanitari libanesi, consentono di ridurre al minimo i tempi di intubazione del paziente e di limitare l’esposizione del personale sanitario alle secrezioni orofaringee di persone potenzialmente affette da Coronavirus, consentendo ad anestesisti e rianimatori di lavorare con maggiore sicurezza ed efficacia.

I macchinari sono stati consegnati nel corso di simboliche cerimonie organizzate in spazi aperti nel rispetto delle misure di anti Covid, alla quale hanno preso parte il comandante del contingente italiano in Libano, generale Andrea Di Stasio, il sindaco e presidente dell’Unione delle municipalità di Tiro, Hassan Dbouk, e personale sanitario degli ospedali governativi delle tre municipalità.

La donazione, interamente finanziata con fondi del Ministero della Difesa italiano e di fondamentale rilevanza in questo momento storico, rientra nell’ambito dei progetti di cooperazione civile-militare promossi e finalizzati dal contingente italiano nonostante il Covid-19, per garantire l’assistenza alla popolazione nella lotta al virus, che ancora ieri, in tutto il paese, ha fatto registrare migliaia di nuovi casi di positività e numerosi decessi.

Missione in Libano

La JTF-L SW, attualmente su base base Brigata “Sassari”, e’ al comando del generale di Brigata Andrea Di Stasio. Del contingente fanno parte oltre 1.000 militari italiani, tra i quali circa 450 “sassarini”, che operano insieme ai peacekeeper  provenienti da 16 nazioni (Italia compresa): Armenia, Bielorussia, Brunei Darussalam, Corea del Sud, Ghana, Irlanda, Kazakistan, Macedonia del Nord, Malesia, Malta, Polonia, Serbia, Slovenia, Tanzania e Ungheria.

© STATO MAGGIORE DIFESA –

 

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