05 Dicembre 2020: FONTE – Stato Maggiore Difesa –
Le Forze Armate hanno reso disponibile, oltre al Policlinico Militare Celio di Roma e all’Ospedale Militare di Milano, anche il Centro Ospedaliero di Taranto (C.O.M.)
Martedì 1 dicembre 2020 sarà una data da ricordare per tutto il personale del Centro Ospedaliero Militare di Taranto. Ha avuto luogo infatti la dimissione, a seguito di negativizzazione del tampone naso-faringeo e guarigione clinica, del primo paziente ASL positivo al COVID19 ricoverato nei giorni scorsi presso il Nosocomio Militare.
L’attuale contesto epidemiologico, caratterizzato da un peggioramento dell’epidemia di SARS-CoV-2, ha – infatti – reso necessario un potenziamento dell’offerta ospedaliera di posti letto e della presa in carico dei pazienti COVID positivi.
Sin dal mese di Gennaio u.s. le Forze Armate sono costantemente impegnate a concorrere con tutte le energie disponibili per fornire ogni giorno risposte concrete ad una massiccia emergenza sanitaria.
Il Ministero della Difesa ha reso disponibile, oltre al Policlinico Militare Celio di Roma e all’Ospedale Militare di Milano, anche il Centro Ospedaliero di Taranto (C.O.M.), già importante struttura sanitaria di riferimento per la Sanità Locale, assicurando stanze disponibili per ospitare in regime di quarantena/isolamento fino ad un massimo di 20 pazienti provenienti da strutture sanitarie civili del territorio, attraverso l’attività di pianificazione e coordinamento del Comando Operativo di Vertice Interforze, in stretta sinergia con le Autorità Sanitarie locali e la Protezione Civile.
“La grande quantità di lavoro svolto per il rapido approntamento del C.O.M. di Taranto – osserva l’Ammiraglio di Divisone Salvatore VITIELLO, Comandante Marittimo Sud – ha raccolto da subito l’unanime apprezzamento da parte delle autorità politiche e sanitarie e soprattutto della popolazione. La Difesa, a conferma del ruolo strategico delle Forze Armate quale strumento al servizio della comunità, è stata chiamata su più fronti a supportare il sistema “Paese” nella gestione della più grave crisi nazionale a partire dal II dopoguerra, uno sforzo importante e trasversale gestito dallo Stato Maggiore della Difesa, attraverso le Forze Armate e coordinato dal Comando Operativo di vertice Interforze (C.O.I.) in accordo con Istituzioni, Autorità, Sanitarie Locali e PROCIV”.
Il personale sanitario del Nosocomio Militare, che comprende, oltre a medici, infermieri e tecnici della Marina, anche dipendenti delle altre Forze Armate, col concorso di Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, con grande senso dello Stato e delle Istituzioni, sta operando con dedizione e spirito di sacrificio, mettendo in atto un immane sforzo non solo per assolvere i compititi istituzionali ma assicurando nel contempo le necessità primarie della popolazione per affrontare l’emergenza sanitaria. La risposta in termini di professionalità ed entusiasmo testimonia ancora una volta la funzione “complementare e duale” della Marina Militare, attraverso l’uso sinergico di strutture militari e civili, in una cooperazione totale personale e di mezzi.
TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPROPRIETÀ – STATO MAGGIORE DIFESA –