MISSIONE IN LETTONIA: GLI ALPINI SUBENTRANO AI BERSAGLIERI

11 Dicembre 2019: FONTE – Stato Maggiore Difesa –

 

Il contingente italiano su base 1° reggimento bersaglieri cede il comando della missione in Lettonia al 3° reggimento alpini

 

Nella base militare di Ādaži in Lettonia, nell’ambito dell’Operazione “Baltic Guardian“, si è svolta la cerimonia di cambio del comando tra il cedente, Ten. Col. Giovanni Rucco del 1° reggimento bersaglieri, e il subentrante Ten. Col. Fortunato SION del 3° reggimento alpini.

​Ha presieduto la cerimonia il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, che nel suo discorso ha voluto Ringraziare il Colonnello Sandris Gaugers, Comandante della Brigata meccanizzata lettone, e i suoi soldati “per l’impegno profuso e il contributo sostanziale fornito alla missione” nonchè il Colonnello Eric Laforest, Comandante della Task Force Latvia,  per la leadership evidenziata nel guidare i soldati dei Paesi Alleati, posti alle dipendenze dell’ eFP Battle Group.

Il Comandante del COI, rivolgendosi poi al Comandante cedentee ai Bersaglieri, li ha ringraziati per la dedizione e l’impegno costante, fornendo un contributo di alto livello alla missione. “Nel solco delle migliori tradizioni, siete riusciti a distinguervi anche in questa impresa. Vi auguro un felice ritorno alle vostre famiglie”. Rivolgendosi poi agli alpini del 3°reggimento, ha augurato i migliori auspici di buon lavoro.

Il contingente italiano, enucleato dalla Brigata bersaglieri “Garibaldi” e su base 1° reggimento bersaglieri di Cosenza, integrato da un plotone carri e personale di staff del 4° reggimento carri di Persano e da altre unità dell’ Esercito, ha pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati dall’enanched Forward Presence, quali:

– la capacità di integrazione e di cooperazione tra i paesi dell’Alleanza;

– la tutela della pace;

– il rafforzamento del principio di deterrenza;

indispensabili, al fine di far fronte a qualsiasi minaccia che possa insidiare la stabilità e la pace nei confini della NATO.

 

Le attività svolte

 

La compagnia di fanteria pesante dell’Esercito ha concluso il proprio mandato  dopo un intenso ciclo addestrativo durante il quale sono state svolte numerose attività congiunte e multinazionali con i Paesi Alleati della NATO quali Albania, Canada, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Montenegro. Tra le attività condotte alcune continuative quali la “Silver Arrow” durata ben undici giorni che ha visto impiegati circa 3.000 militari provenienti da ben 12 Paesi Alleati della NATO (Canada, Albania, Repubblica Ceca, Italia, Montenegro, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Lettonia, Lituania, Estonia) e oltre 250 veicoli da combattimento e logistici.

Fuori dai confini lettoni è stata condotta la “Urban Reaper“, attività addestrativa svolta in ambiente urbanizzato in territorio Estone. La compagnia italiana ha dispiegato per la prima volta su territorio lettone le piattaforme corazzate VCC 80 Dardo e carro armato C1 Ariete, impiegando i sistemi d’arma in attività con gli altri contingenti inquadrati nel Multinational Battle Group Latvia (MN BG Latvia), incrementando le capacità nell’ impiego dei suddetti sistemi d’arma in dotazione, testando le  capacità operative in condizioni ambientali difficili, addestrando ed amalgamando il personale, perfezionandone le procedure tecnico – tattiche, in un contesto multinazionale.

 

TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETÀ – STATO MAGGIORE DIFESA –

 

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