IL CORSO SUPERIORE DI STATO MAGGIORE INTERFORZE ALLE “GUIDE” DI SALERNO

1 Dicembre 2019: FONTE – Raffaele Fusilli/Stella d’Italia News

Salerno, 30 novembre 2019 – Una delegazione di frequentatori del 22° corso Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI), composta da Ufficiali italiani, stranieri e da funzionari civili, è stata ospite per un giorno del Reggimento “Cavalleggeri Guide” (19°) di Salerno.
La visita, cui scopo era una serie di approfondimenti sull’Unità da poco rientrata in Italia al termine dell’operazione “Leonte” condotta nell’ambito della missione UNIFIL, è stata suddivisa in diverse fasi.
La delegazione, guidata dal Generale dei Carabinieri Antonio Bandiera, è stata ricevuta dal Comandante del Reggimento, Colonnello Daniele Cesaro, che, dopo un cenno di saluto, ha illustrato storia, missione ed impegni – in Italia e all’estero – del Reggimento.
A seguire i frequentatori hanno visitato le sale museali ed una mostra statica di materiali e mezzi in uso assistendo poi ad una dimostrazione pratica di MCM (Metodo di Combattimento Militare).
La visita è proseguita presso i laboratori addestrativi dove, tra l’altro, è stata data una dimostrazione del simulatore di tiro FATS (Fire Arms Training System).
La delegazione si è poi trasferita presso la base logistico-addestrativa di Torre Angellara dove ha presenziato all’ esercitazione “Black Arrow 4”, finalizzata ad addestrare il personale del Reggimento alla familiarizzazione con l’ambiente War e l’attività FiBUA (Fighting in Built-Up Area) con l’utilizzo del sistema di simulazione “live” Simunition per il combattimento a contatto.
La delegazione era composta da 53 discenti tra cui 8 frequentatori militari stranieri provenienti da Brasile, Corea del Sud, Giordania, Macedonia del Nord, Regno Unito, Somalia, Ucraina e USA e da 4 frequentatori civili.
Infatti l’ISSMI si rivolge, oltre che a una selezione di Ufficiali Superiori delle Forze Armate anche a funzionari dell’Amministrazione Difesa, delle istituzioni statali nazionali, a rappresentanti delle principali industrie italiane e, dall’anno accademico 2000/2001, anche a laureati provenienti dal mondo civile.

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