18 Ottobre 2019: FONTE – Aeronautica Militare –
Le fasi di evacuazione della popolazione monitorate dall’alto grazie ad una sofisticata tecnologia a bordo di un velivolo da ricognizione P-72°
Un milione di telefoni fatti squillare contemporaneamente, un milione di cittadini dei campi flegrei avvisati, in tempo reale, sui punti di raccolta e sulle procedure da seguire nel corso dell’evacuazione.
Ha preso il via così la Campi Flegrei 2019, grande esercitazione nazionale organizzata dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile con lo scopo di testare e migliorare le procedure di emergenza, in caso di evacuazione dovuta a rischio di attività vulcanica nell’area flegrea.
Uno scenario esercitativo all’interno del quale sono stati simulati eventi di crescente gravità e complessità, con il passaggio a stati di allerta sempre superiori, fino ad arrivare ad uno stato di eruzione imminente. In tale contesto si inquadra la partecipazione di un velivolo P-72A del 41° Stormo di Sigonella (CT), che opera con equipaggi misti dell’Aeronautica Militare e della Marina Militare, garantendo una particolare attività di ricognizione aerea sui comuni flegrei rientranti nella zona rossa: attraverso dei sofisticati sensori in dotazione al velivolo e al supporto della tecnologia full motion video, è stato possibile raccogliere immagini video ad alta risoluzione delle aree interessate e trasmetterle in tempo reale a terra, in questo caso ad un team di specialisti ed analisti della Forza Armata operante all’interno di una sala di controllo stabilita dalla stessa Protezione Civile per la gestione dell’emergenza.
Attività ricognitive di questo tipo consentono, in casi di emergenze reali, di contribuire ad una conoscenza quanto più completa della situazione di crisi – quella che in gergo tecnico viene definita una superiorità informativa – che, oltre a rendere molto più efficace il compito di chi, sul terreno, è chiamato a dover intervenire, si rivela una capacità preziosa per la gestione dell’ordine pubblico, il monitoraggio dei fenomeni ambientali e la messa in sicurezza dei beni culturali eventualmente coinvolti.
Si tratta di una capacità di grande valore operativo, denominata in ambito militare ISR (Intelligence, Sorveglianza e Ricognizione), che l’Aeronautica Militare esprime attraverso un sistema integrato di sensori a terra e velivoli da ricognizione, sia pilotati – il P-72A in questo caso – sia di tipo APR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto), che vengono impiegati in ambito nazionale e all’estero per una molteplicità di missioni. Tra gli esempi più significativi degli ultimi anni, l’impiego degli APR Predator utilizzati con compiti di sorveglianza in occasione di Grandi Eventi (ad esempio la Conferenza di Palermo del 2018, il G7 di Taormina e di Bari del 2017, il Vertice di Ventotene del 2016 nonché il Giubileo Straordinario del 2015), o ancora l’utilizzo con compiti di sorveglianza e ricognizione di velivoli AMX, Tornado ed Eurofighter per la raccolta di immagini ad altissima risoluzione di luoghi colpiti da eventi catastrofici quali terremoti ed alluvioni (esempio eruzione del vulcano Stromboli), fino al più recente contributo dell’Aeronautica Militare nell’ambito del monitoraggio ambientale e contrasto dei roghi dei rifiuti in Campania.
TESTO E FOTOGRAFIE PROPRIETÀ – AERONAUTICA MILITARE –