25 Settembre 2019: FONTE – Polizia di Stato –
Il 25 settembre di 40 anni fa sono stati uccisi a Palermo, per mano della mafia, il giudice Cesare Terranova e il maresciallo di pubblica sicurezza Lenin Mancuso.
In loro ricordo, a Palermo sotto la lapide in via De Amicis, è stata deposta una corona di alloro. Oltre ai familiari del giudice Terranova e del maresciallo Mancuso erano presenti anche il questore di Palermo Renato Cortese, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il prefetto Antonella De Miro. Alla cerimonia ha partecipato anche il sindaco Giuseppe De Monte la giunta e una delegazione di abitanti del comune di Rota Greca Cosenza dov’era nato Mancuso.
Cortese, ricordando i due uomini, ha detto che “Siamo qui dopo 40 anni a ricordare figure straordinarie che hanno sacrificato la loro vita per il contrasto alla mafia in anni in cui era veramente difficile solamente parlare di mafia. Oggi – aggiunge – il Questore- siamo qui con i ragazzi e le scuole per ribadire il nostro impegno contro la mafia”.
Il contesto in cui è maturata l’uccisione dei due servitori dello Stato riguarda gli anni in cui il livello di conoscenza del fenomeno mafioso era ancora poco chiaro, l’omertà era molto forte e di conseguenza anche gli strumenti investigativi in possesso degli inquirenti risultavano molto scarsi.
E il giudice Terranova è stato uno dei primi ad affrontare le indagini di mafia con una visione unitaria, approfondita e moderna del fenomeno. Si devono a lui, infatti, le elaborazioni normative del decennio successivo, che tuttora costituiscono la base dell’attuale azione di contrasto al fenomeno mafioso.
Sono state le sue indagini che si indirizzarono, in particolare, verso la famiglia mafiosa di Corleone, della quale riuscì già da allora a coglierne le mire espansive e di potere che si manifesteranno negli anni successivi con una sanguinosa guerra di mafia, a decretarne la morte insieme al suo fidato collaboratore Lenin Mancuso.
TESTO E FOTOGRAFIA DI PROPRIETÀ – POLIZIA DI STATO –