MISSIONE UNIFIL: PROGETTO CEDRUS AVVIATO DAI MILITARI ITALIANI

19 Settembre 2019: FONTE – Stato Maggiore Difesa –

 

Militari italiani della missione UNIFIL ed esperti pedagogisti internazionali guidano l’innovazione didattica dell’inclusione nelle scuole libanesi

 

Il Contingente italiano in Libano della missione UNIFIL e un team di esperti pedagogisti di fama internazionale hanno ultimato la prima fase del progetto “Cedrus”, rivolto a dirigenti, insegnanti e personale di staff delle scuole del Libano del Sud, per potenziare l’attivitá scolastica a favore dei bambini con disabilitá.

L’opera, fortemente richiesta dalla comunità locale, è stata realizzata nell’ambito dei progetti di Cooperazione Civile e Militare (CIMIC) del contingente italiano, grazie al coordinamento degli specialisti del Multinational CIMIC Group di Motta di Livenza (TV), e condotta da professori universitari italiani con lo scopo di far acquisire ai docenti libanesi nuove expertise per essere in grado di seguire i bambini delle scuole materne, elementari e medie, con difficoltà nell’apprendimento delle abilità di base, quali leggere, scrivere e contare, fondamenta dei successivi sviluppi cognitivi, affettivi e sociali.

Il gruppo di lavoro, voluto dal Comandante della Joint Task Force Lebanon (JTF-L), attualmente su base Brigata Aosta, è stato coordinato da un pedagogista di fama internazionale, con esperienze didattico-scientifiche nello specifico settore, che si è reso disponibile a guidare il progetto “Cedrus” avvalendosi di un team di luminari promotori di una pedagogia speciale che coniuga rigore scientifico e pratica clinica, portatrice di risultati significativi.

L’iniziativa, che proseguirà anche in futuro con i contingenti italiani di prossimo avvicendamento, oltre a favorire il consolidamento dei rapporti con le comunità del sud del Libano, basati sulla fiducia, la stima reciproca e materializzato, come in questo caso, dalla conduzione di molteplici progetti umanitari a favore della popolazione, aderisce pienamente al mandato conferito dalla Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Per questo, i Caschi Blu italiani continuano nella loro incessante opera di sostegno alla popolazione locale, tra concretezza nei progetti realizzati e la opportunità di ascoltare costantemente le autorità locali per la pianificazione di programmi e attività di cooperazione futuri.

Non vengono, pertanto, attuati progetti che rimangono un’isolata risposta a esigenze del momento, ma ogni iniziativa è messa a sistema in un contesto infrastrutturale e territoriale più ampio, allargandone la portata e, quindi, l’efficacia. Si può quindi parlare di approccio CIMIC strutturato, che oltre a garantire il supporto all’operazione, pone le basi per l’implementazione dei processi integrativi del Sistema Paese.

 

TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETÀ – STATO MAGGIORE DIFESA –

 

 

Condividi

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sponsor

Articoli correlati