OPERAZIONE GRIFEO

16 Luglio 2019: FONTE – Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale –

In data odierna, in Napoli, Roma e Capua (CE) nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, Settima Sezione, e dalla Procura della Repubblica presso il locale Tribunale per i Minorenni, i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC), hanno dato esecuzione a 6 Ordinanze di Custodia Cautelare (2 in carcere, 3 ai domiciliari ed 1 con obbligo di presentazione alla P.G.) emesse dai Giudici per le Indagini Preliminari del Tribunale Ordinario e del Tribunale per i Minorenni di Napoli, nell’ambito di una complessa attività investigativa finalizzata alla disarticolazione di un’associazione per delinquere dedita al furto ed alla ricettazione di opere d’arte provenienti dall’importante Museo partenopeo di “Villa Livia”.

L’indagine scaturisce dalle denunce presentate, nei primi mesi del 2018 ai Carabinieri del Nucleo TPC di Napoli ed alla Stazione di Napoli – Chiaia, dal direttore della struttura museale che, nel corso di una ricognizione di tutti i beni culturali presenti all’interno della Villa, ne aveva constatato l’ammanco di numerosi di essi, tra cui 22 dipinti di Scuola Napoletana del XVIII e del XIX secolo, 15 sculture in bronzo, marmi, maioliche e argenti.

Dalle successive investigazioni, supportate anche da attività tecniche, è emerso che la custode del Museo, con la complicità del marito e due minori, organizzava i furti delle opere custodite all’interno del sito, inviando le riprese fotografiche a compiacenti compratori, alcuni dei quali operanti nel mercato antiquariale della città di Napoli, altri conosciuti come collezionisti del settore. “Villa Livia”, anche nota per aver ospitato le riprese di una puntata della 1° serie della fiction televisiva “I Bastardi di Pizzofalcone” e del film “La Paranza dei Bambini”, custodisce all’interno numerose opere, prevalentemente dipinti e sculture  di rilevante importanza sotto il profilo storico-artistico di cui solo una parte, tra cui spicca un capitello in pietra formato da due frammenti con lavorazione a foglie di epoca romana del I secolo a.C., è stata recuperata nelle perquisizioni effettuate il 16 luglio 2018.

Nel corso delle operazioni compiute nella mattinata di oggi si è proceduto, anche, all’esecuzione di nr. 8 decreti di perquisizione domiciliare nei confronti degli acquirenti a riscontro dell’attività investigativa compiuta.

 

TESTO E FOTOGRAFIA DI PROPRIETÀ – COMANDO CARABINIERI TUTELA PATRIMONIO CULTURALE –

 

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