DIFESA AEREA: CACCIA EUROFIGHTER INTERCETTANO VELIVOLO CHE AVEVA PERSO IL CONTATTO RADIO

31 Maggio 2019: FONTE – Aeronautica Militare –

Nel pomeriggio di ieri un Eurofighter decollato dall’aeroporto militare di Istrana aveva condotto un’attività simile nei confronti di un velivolo civile privato

 

Due caccia Eurofighter del 36° Stormo dell’Aeronautica Militare, in servizio di allarme, si sono alzati in volo ieri mattina dalla base aerea di Gioia del Colle (BA) per intercettare un velivolo ATR 42 600 della compagnia aerea giapponese Japan Air Commuter in volo nello spazio aereo nazionale, partito da Tolosa (Francia) e diretto ad Heraklion sull’Isola di Creta (Grecia), che aveva perso il contatto radio con gli enti addetti al controllo del traffico aereo (ATC).

 

L’ordine di decollo immediato – in gergo tecnico “scramble” – è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile nell’area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.

 

Il personale “guida caccia” del 11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico ha fornito ai piloti degli Eurofighter in volo le informazioni necessarie per intercettare il velivolo che stava sorvolando lo spazio aereo nazionale nei cieli tra la Campania e la Basilicata. Giunti nell’area interessata, i due caccia intercettori hanno identificato il velivolo civile per la prevista VId (Visual Identification) ed una volta ripristinate le comunicazione radio hanno fatto rientro in base.

 

Anche nel pomeriggio di ieri, un caccia intercettore Eurofighter si è alzato rapidamente in volo dalla base aerea di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, per intercettare un velivolo civile privato CA25 decollato da Ibiza e diretto a Milano Linate che, come in questa occasione, aveva perso il contatto radio con gli operatori addetti al controllo del traffico aereo.

Il complesso sistema di difesa mediante il quale l’Aeronautica Militare assicura senza soluzione di continuità la sorveglianza dello spazio aereo nazionale è integrato, anche in tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO.

 

La catena di allertamento per questo tipo di eventi e per le violazioni dello spazio aereo prevede infatti che l’ordine di intervento immediato dei caccia (“scramble“) venga impartito dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon (Spagna), l’ente della NATO responsabile del servizio di sorveglianza dello spazio aereo nell’area che integra le capacità di sorveglianza e controllo del 11° gruppo D.A.M.I. e 22° Gruppo radar.

 

Tre sono gli Stormi dotati di assetti Eurofighter, che l’Aeronautica Militare impiega per il servizio di Difesa Aerea: il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle ed il 37° Stormo di Trapani, i quali alimentano a turno, secondo necessità, anche una cellula temporanea presso la base del 51° Stormo di Istrana. Da marzo 2018 inoltre, nel sistema di Difesa Aerea sono stati integrati anche i velivoli F35 del 32° Stormo di Amendola, che contribuiscono, con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione, alla difesa dei cieli italiani.

 

Nella catena di difesa aerea NATO fanno parte anche l’11° Gruppo D.A.M.I. (Difesa Aerea Missilistica Integrata) di Poggio Renatico (FE) e il 22° Gruppo Radar di Licola (NA), i cui controllori che hanno il compito di avvistare e identificare tutto il traffico aereo che opera nello spazio aereo nazionale e controllare gli assetti della Difesa Aerea per intercettare le potenziali minacce aeree.

 

L’Air Operation Centre nazionale svolge compiti fondamentali nell’organizzazione del servizio di difesa aerea ed effettua una costante attività di supervisione sul corretto funzionamento del dispositivo. Qualora si presenti una minaccia non militare allo spazio aereo italiano, l’IT-AOC riprende il comando dei velivoli intercettori affidati alla NATO, per la successiva azione di contrasto. Ciò avviene quando un velivolo civile in transito nello spazio aereo nazionale evidenzi una condotta anomala e, quindi, potenzialmente pericolosa per la sicurezza, oppure qualora necessiti di supporto aereo per problemi tecnici che ne compromettano la sicurezza del volo, come nel caso odierno, dovuto alla perdita di comunicazioni radio. 

 

TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETÀ – AERONAUTICA MILITARE –

 

 

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