SANITA’-VIGNALE: TAGLIATI DUE POSTI LETTO PEDIATRI SU TRE. CHIAMPARINO E SAITTA CANCELLANO IL REGINA MARGHERITA E LA SANITA’ PEDIATRICA PIEMONTESE.

15 gennaio 2019: FONTE -Movimento Nazionale per la Sovranità-

“Saitta e Chiamparino dopo l’Oftalmico, cancelleranno anche il Regina Margherita e con lui verranno taglieranno ben due posti letto pediatrici ogni tre. Peggio non potevano fare” lo commenta il presidente del Movimento Nazionale per la Sovranità Gian Luca Vignale a margine dell’audizione del sindacato ANAAO ASSOMED relativamente alla futura realizzazione della Città della Salute.

“I numeri emersi oggi in Commissione – continua –  sono ancora più impietosi di quanto immaginavamo. Con i 921 posti letto eliminati, come avevamo già denunciato e come dichiarato dai rappresentanti dei medici, verranno anche a mancare ben 15 mila ricoveri ogni anno.  Se infatti oggi la Città della Salute con il proprio personale garantisce 160.000 accessi al Pronto Soccorso, 1.200.000 accessi ambulatoriali e 510.000 giornate di degenza, con la riduzione dei posti letto i ricoveri diminuiranno drasticamente con un evidente aggravio di liste d’attesa e garanzia al diritto delle prestazioni sanitarie”.

“Poiché purtroppo non c’è limite al peggio – tuona Vignale –  nel taglio dei posti letto finirà anche il Regina Margherita. Gli attuali 286 posti dell’ospedale pediatrico diverranno in tutto 90. Questo significa che un bambino ogni tre –più fortunato- verrà curato in un ospedale pediatrico, gli altri verranno invece inseriti nei reparti per adulti, con tutto quello che ne consegue. Si tratta di una riduzione incomprensibile fatta ad un ospedale d’eccellenza che tutti ci invidiano e che ogni anno richiama bambini da tutta Italia e da tutto il mondo e che ancora dimostra – se ve ne fosse bisogno – l’incapacità di questa amministrazione.”.

“ Così  – conclude – mentre le altre regioni italiane fanno del proprio ospedale pediatrico, come ad esempio il Bambin Gesù, il Gaslini o il Meyer, un’eccellenza da valorizzare, Saitta e Chiamparino chiudono le porte al diritto della salute di migliaia di bambini, chiudendo il Regina Margherita e cancellando una storia di più di 150 anni che ha fatto della nostra regione un punto di riferimento nazionale in campo pediatrico”.

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