SINDACI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

04 Gennaio 2019: FONTE – Movimento Nazionale Stella d’Italia –

Sindaci, massima espressione della volontà popolare, che si rifiutano di attenersi alle leggi dello stato? Non può essere vero!

E’ notizia di ieri che sindaci di importanti città italiane non applicheranno una legge dello Stato inerente la gestione dell’immigrazione perché non condividono i principi e le finalità.

Il promotore di questa brillantissima idea è il sindaco di Palermo (città amministrata in modo poco esemplare), seguito dal sindaco di Napoli, esponente della sinistra antagonista che spesso strizza l’occhio all’illegalità purché i reati siano commessi dal “proletariato rivoluzionario” che ha l’aggravante si essere (stato) un magistrato, poi si è aggiunto il sindaco di Firenze e siccome nel recinto c’era ancora posto si è unito anche il sindaco di Milano.

Tutti questi sindaci ai quali altri si aggiungeranno, dotati di una spiccata intelligenza ed eletti con i partiti di sinistra, si sono uniti per i seguenti fini:

– Portare la Lega di Salvini ad avere almeno il 40% dei voti alle prossime elezioni di primavera

– Delegittimare gli organi costituzionali

– Non farsi più rieleggere, qualora si ricandidassero, alle prossime elezioni

– Non rispettare la volontà popolare

Ma soprattutto

-Applicare il principio che se una legge non piace si può liberamente non applicare.

Cari sindaci la vostra geniale idea potrebbe piacere a molti vostri concittadini che sul principio da voi ideato si sentirebbero liberi di non pagare: TASI, IMU, TARI, addizionale IRPEF, imposta di soggiorno, contravvenzioni al codice della strada, occupazione del suolo pubblico…. semplicemente perché la legge che ha originato queste imposte-tasse non piace.

Ho la sensazione che questi sindaci che agiscono secondo una ideologia condivisa ormai da una sparuta minoranza siano pericolosi per se e per gli altri e potrebbero minare l’equilibrio costituzionale.

Le dimissioni sarebbero quindi gradite.

Emanuele LAINA

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