EUNAVFOR MED: PRIMO SEMINARIO SU WOMEN EMPOWERMENT

22 Novembre 2018: FONTE – STATO MAGGIORE DIFESA –

 

A Roma il primo seminario Women’s Self Defence per il personale femminile impiegato nell’operazione EUEUNAVFOR MED

 

Lo scorso 13 Novembre 2018, presso l’hangar dell’aeroporto Francesco Baracca a Roma, si è tenuto il primo Women’s Self Defence Seminar.

L’iniziativa, promossa dal maggiore (E.I.) Erika Monticone, Women Empowerment Advisor di  EUNAVFOR MED Operazione SOPHIA, ha coinvolto il personale femminile  impiegato presso lo stesso quartier generale dell’operazione europea e quello impiegato presso il Comando Operativo di vertice Interforze (COI)  ed il Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS).

EUNAVFOR MED da sempre ha posto tra le sue priorità quello di implementare il Women Empowerment attraverso diverse iniziative; la realizzazione del seminario “Women’s Self Defence” è perfettamente in linea con questo obiettivo poiché il Women Empowerment passa anche attraverso la capacità di rafforzarsi fisicamente per sapersi difendere.

L’idea di organizzare il seminario rivolto al personale femminile nasce infatti dalla precisa volontà di fornire, attraverso tecniche specifiche (derivate per la maggior parte dalla tecnica di difesa conosciuta come Krav Maga),  insegnamenti pratici utili in situazioni per le quali è richiesta una reazione pronta e decisa.

In situazioni in cui lo stress psico-fisico gioca un ruolo fondamentale ed il fattore tempo è determinante, anche solo il fatto di reagire e non rimanere immobili a causa della paura può mettere in crisi l’aggressore che si trova di fronte ad una risposta inaspettata.

Durante il seminario sono state simulate situazioni di aggressione e pericolo e sono state date indicazioni su come eventualmente reagire e allontanare l’aggressore.

Il seminario intende essere il primo di una serie di lezioni durante le quali si approfondiranno tecniche di difesa.

 

EUNAVFOR MED Operation Sophia – Generalità

Il mandato principale è quello di adottare misure sistematiche per individuare, fermare e mettere fuori uso le imbarcazioni ed i mezzi usati o sospettati di essere usati da eventuali trafficanti. La missione navale è stata quindi istituita a fini di lotta contro i trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo, con una prima fase orientata alla raccolta di informazioni di intelligence e due successive che riguardano la caccia attiva ai trafficanti, prima in acque internazionali, poi nelle acque territoriali e interne della Libia, previo mandato delle Nazioni Unite e approvazione del paese interessato.

 

TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETÀ – STATO MAGGIORE DIFESA –

 

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