la difesa dei confini

11 Novembre 2018: FONTE -Unione Stella d’Italia-

Nel corso della presentazione del libro “1948-2018 I Carabinieri negli anni della Costituzione” avvenuto lo scorso venerdì 9 novembre due interventi mi hanno colpito. Il Ministro della Difesa Trenta ha commentato il taglio di 500 milioni al già risicato bilancio della Difesa sostenendo che da questo colpo di mannaia “Non deriverà assolutamente alcun pericolo per la sicurezza…ogni funzione strategica della sicurezza verrà mantenuta. Sicuramente bisogna razionalizzare la spesa.

Non contenta di queste affermazioni ambigue e, per chi abbia un minimo di conoscenza del mondo della Difesa, per nulla rassicuranti, Trenta prosegue con una perla di sdolcinato femminismo: “Prima o poi avremo una donna generale e questa è una certezza…Le donne hanno una maggiore sensibilità utilissima nelle missioni di pace e riescono ad essere soprattutto un elemento di risoluzione dei conflitti”.

Premesso che ho sempre visto con favore il ruolo delle donne nelle FFAA e che trovo talmente naturale che una donna segua la carriera che la porterà ai massimi gradi compatibili con le sue qualità, la sua anzianità di servizio e i suoi meriti che non vale neppure la pena di annunciare questo fatto come fosse una vittoria di genere ritengo allucinante sostenere che le donne soldato, in quanto tali, possano essere un elemento di risoluzione dei conflitti. I militari non sono diplomatici, boy-scout o crocerossini, sono l’ultima scelta della diplomazia, sono i suoi muscoli e se una donna soldato sarà utile a risolvere un conflitto non sarà perché è una donna ma per essere un militare italiano, perfettamente addestrata, dotata del miglior equipaggiamento possibile, in presenza di ordini chiari, ligia al Dovere, dotata di quello spirito di servizio e amor di Patria comune a tutti gli appartenenti alle FFAA, donne e uomini indistintamente.

Ma tralasciamo quello che possono dire i dilettanti catapultati al potere e lasciamo la parola ai professionisti.

Premetto che per inclinazione e cultura ho il massimo rispetto per le Istituzioni e che raramente mi sono trovato a sentire il bisogno, no, anzi, il dovere di commentare le loro esternazioni ma sentite quello che dichiara, nella stessa sede e permeato dallo stesso zelo francescano della Trenta il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Enzo Vecciarelli: “…Assistiamo al ritorno sulla scena di nazionalismi e il rafforzarsi di potenze nucleari…oggi non è più necessario difendere i confini, quella che va difesa è la libertà di tutti i cittadini, di muoversi e di fare impresa”.

Ma cosa avrà voluto dire il Gen. Vecciarelli? Auspicare un mondo senza confini è   una bellissima utopia e come uomo Enzo Vecciarelli ha tutti i diritti di sognare un mondo migliore ma, per sua scelta, è un militare che oltretutto siede ai vertici della Forze Armate e il suo lavoro è di difendere quei confini che non rappresentano i contenitori di un nazionalismo aggressivo ma sono i muri della casa degli Italiani, sono la Patria, la Nazione, l’Italia.

La libertà di muoversi e di fare impresa sembra più un compito da contractor, da guardie del corpo che non da militari al servizio della Nazione e poi, in concreto cosa si nasconde dietro queste parole? Ulteriori riduzioni che renderebbero impossibile la difesa trasformando le FFAA in un corpo di intervento rapido di veloce dispiegamento per la difesa di interessi commerciali ma inadatta a fronteggiare un conflitto tra nazioni? È in vista, tra tagli e impieghi da protezione civile o da ordine pubblico delle FFAA, lo smantellamento delle capacità di difesa italiane per creare una forza di protezione dedicata a interessi economici e imprenditoriali e non alla difesa del popolo italiano?

Forse si ritiene che il nuovo ordine europeo renda inutile un istituto costoso come le FFAA che sono utili solo quando nessun’altra soluzione è percorribile e devono in quel momento fare quello che nessuno, compreso i militari vorrebbero vedere o fare: combattere e purtroppo uccidere.

Detto così è brutale ma bisogna aprire gli occhi: la guerra è brutale e prepararsi a fronteggiarla necessità di essere pronti a esercitare violenza più che avere la sensibilità che il ministro Trenta invoca.

Certo, si spera che le guerre siano cose del passato, che venga in essere una fratellanza universale, che tutti diventino buoni, tolleranti e disponibili e che quindi le guerre possano essere relegate nei libri di storia e non essere una possibilità. Se così fosse le FFAA non avrebbero più senso, basterebbe un piccolo corpo di polizia magari disarmato e un più nutrito gruppo di operatori sociali, psicologi, educatori, mediatori culturali. Nel frattempo, smantellare le FFAA, cosa cara ai radical chic che dalle macerie del PD sembrano essere traghettati al più alla moda e chic movimento cinque stelle, non sarebbe certo una buona idea in un mondo che, al contrario di diventare un posto più pacifico e sicuro sembra diventare sempre più imprevedibile, violento e radicalizzato.

Andrea Marrone

 

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Commenti

2 Commenti

  1. Dei tagli del Ministro Trenta non mi meraviglio, basta guardare il suo curriculum per capire dove verranno usati quei tagli, sarà ma proviene dalla stessa corrente di Di Battista & C tutti ex Pd e sinistra.
    Quanto al Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Enzo Vecciarelli non mi meravigliano nemmeno le sue parole, lui risponde alla Politica e se la politica è quella del Ministro Trenta andiamo proprio bene, anzi molto male!!!!!
    Marcello

  2. Ah ah ah ah ah il Ministro Trenta stava scherzando non siete nemmeno a bravi a capire il suo discorso, vuole passare da Capitano della Riserva Selezionata a primo Comandante della NATO al posto di un Americano, forse vuole tagliarsi totalmente il suo stipendio pagato inutilmente dagli Italiani!!
    Il discorso del Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Enzo Vecciarelli? Nemmeno quello avete capito, il Generale si è dimenticato insieme al Ministro Trenta che abbiamo già dato in quel modo….. vi chiederete come ….. Vi siete dimenticati dei Marò Latorre e Girone? Messi di scorta sopra una nave a difendere interessi di aziende private che vendevano caramelle in giro per il mondo e abbandonati per anni in India dietro la più grande bufala creata dagli indiani in occasioni delle loro elezioni, per colpire la Signora Gandhi di origine Italiana e colpire la nostra economia.
    Suvvia siate seri !!!!! Non siete capaci di difendere l’Italia e gli Italiani figuriamoci gli interessi all’Estero di Aziende che si spacciano per italiane solo perché hanno la sede in Italia ma vanno all’estero a sfruttare la manodopera a basso costo spacciando il tutto per Mady in Italy!!!!
    Non vi permettete di rendere ridicoli i nostri Militari e l’Italia come avete fatto in passato!!!!

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