ASSUNZIONE POLITICAMENTE CORRETTA

09 Ottobre 2018: FONTE – MOVIMENTO NAZIONALE STELLA D’ITALIA –

Vorrei commentare la vicenda della ragazza che, a suo dire, sarebbe stata discriminata dal proprietario di un ristorante all’atto del colloquio per la candidatura per un posto da cameriera. Il ristoratore, visto il colore della pelle dell’aspirante cameriera ha ritrattato la candidatura: i suoi clienti non avrebbero apprezzato il suo pigmento cutaneo. Difetto di diplomazia, eccesso di spontaneità.  La candidata non ha evidentemente soddisfatto le aspettative del selezionatore.  La ragazza ha quindi sentito l’impellente bisogno di condividere l’esperienza su facebook, vera disgrazia contemporanea.

Questa vicenda sarà vera? Sarà falsa? Non lo so e non mi interessa. Quello che è sicuramente vero sono le conseguenze mediatiche scattate in modo automatico a difesa della giovane con articoli sui giornali, servizi ai telegiornali e interviste. Il sindaco di Venezia si è stracciato le vesti giurando vendetta, si è prostrato ai piedi della ragazza alla ricerca del perdono per l’azione commessa da un suo cittadino. Tutto questo perché il ristoratore ha osato non assumerla.

Ecco la mia domanda. Ma un proprietario di una azienda potrà assumere chi vuole? Dato che i dipendenti li paga lui sarà libero di scegliere le maestranze come meglio crede, con le caratteristiche che vuole lui? Ormai il ristoratore è condannato senza appello: razzista.  Chissà se è anche fascista?

Gli integralisti dell’ideologia che ci viene imposta dai media per riflesso condizionato ad uno stimolo hanno subito denunciano l’emergenza razzismo in Italia dove, secondo i dati in loro possesso, sono in aumento le violenze razziste.  Anche questa volta il pensiero unico magistralmente orchestrato da pochi ha voluto educare l’italiano al politicamente corretto.  La mia preoccupazione è che se i detentori del potere mediatico continuano a descrivere ingiustamente gli italiani come razzisti  prima o poi lo diventeranno veramente. E non sarà colpa degli italiani.

Emanuele LAINA

 

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Commenti

4 Commenti

  1. Pare, purtroppo, che a noi italiani non resti che rassegnarci all’infame destino. I nostri media, per loro comodità, hanno deciso che dobbiamo essere necessariamente razzisti, tant’è che ispettori dell’ONU verranno in Italia per valutare la nostra pericolosità.

  2. Nella ricerca di personale per legge non si può fare quello che si vuole: a titolo di esempio D. Lgs. 9 luglio 2003, n. 216

  3. STIAMO DIVENTANDO VERAMENTE UN PAESE RAZZISTA E FASCSTA , DIMENTICANDO CHE BEN 26 MILIONI DI ITALIANI SONO EMIGRATI ED ERANO TRATTATI PEGGIO DEI NEGRI. MERAVIGLIA DI PIU CHE UN GIORNALE CHE PARLA DI FORZE ARMATE, STIA DIVENTANDO SEMRE PIUì DESTRORSO, COME ORMAI SONO DIVENTATE LE FORZE ARMATE

  4. Caro Sig. Giovanni, il nostro giornale non è, come del resto non lo sono le FFAA né razzista né fascista ma fermamente convinto della libera espressione delle idee e quindi non censura o nessuna opinione che ci venga inviata. Per quanto riguarda l’articolo scritto dal Dott. Laina in esso non vedo scritto nulla riconducibile a razzismo. Sappiamo che per legge non è lecito discriminare nessuno nel momento di essere assunti ma sappiamo anche tutti che durante i colloqui di lavoro l’eventuale datore del lavoro stesso stabilirà, a suo insindacabile giudizio, l’opportunità di assumere o meno una determinata persona. Se la persona in questione fosse rifiutata in base alla sua etnia ciò sarebbe grave ma abbiamo già visto, veda l’episodio del lancio di uova, sfruttare una banale mascalzonata per montare mediaticamente un caso di razzismo e quindi sarebbe meglio essere cauti nei giudizi. Il colore della pelle non deve mai essere occasione di discriminazione ma non deve neppure conferire l’aura dell’essere vittima in tutte le circostanze.
    Andrea Marrone

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